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Rappresentazione dell’Adorazione dei Magi del 1200

Se san Francesco d’Assisi, a Greccio, ha rappresentato per la prima volta la Natività “vivente”, il più antico presepe al mondo composto con statue a tutto tondo si trova, invece, a Bologna. E lo custodiscono i frati minori della Chiesa di Santo Stefano, chiamata anche “Sette Chiese” o chiesa del “Santo Sepolcro”, poiché contiene una copia del sepolcro di Cristo.

EPOCA GOTICA
Spiega a Vatican News frate Francesco Mazzon, della fraternità di Santo Stefano, che la splendida policromia - che rappresenta l’Adorazione dei Magi - risale all’epoca gotica ed è riemersa dall’oscuramento provocato dal tempo grazie al restauro del 1983.

DOVE ERA CONSERVATA
Nei primi anni duemila si è reso necessario un nuovo intervento conservativo finalizzato a frenare i danni provocati dall’umidità sui colori smaglianti come l’oro, il rosso, il blu o il verde. L’Adorazione dei Magi è quindi stata esposta fino al Natale del 2006 nella Pinacoteca di Bologna. Nel 2007 è tornata finalmente a Santo Stefano dove è conservata, in forma definitiva e permanente, all’interno di una grande teca ad umidità e temperatura controllate elettronicamente.

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L’AUTORE
Ignoto l’autore, dice frate Mazzon, alcuni studi ipotizzano si tratti del Maestro del Crocifisso 1291 custodito nelle Collezioni d’Arte del Comune di Bologna. Ricavate da legno di tiglio ed olmo, le cinque statue a grandezza d’uomo raffigurano la Vergine seduta con il Bambino in braccio,

SENZA CORONA
San Giuseppe in piedi e tre figure di Magi: due in posizione eretta, alte 160 cm, il più anziano inginocchiato, 110 cm, è senza corona, “a simboleggiare – spiega il frate della chiesa di Santa Stefano - che di fronte alla regalità di Dio, la regalità umana decade”.
Tra i Magi uno punta il dito verso l’alto, in direzione della stella che li ha guidati, un altro è in atteggiamento di adorazione, il terzo porta un dono al Bambino.

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