I santi dell'America Latina ricordati da papa Francesco durante il viaggio tra Ecuador, Bolivia e Paraguay
Tra le grandi statue bianche collocate in questi ultimi anni nelle nicchie esterne dell’abside della basilica vaticana, c’è anche quella di una giovane religiosa, ritratta mentre stringe un mazzo di gigli. È Marianna di Gesù Paredes y Flores, patrona dell’Ecuador. Papa Francesco durante il recente viaggio in America latina ha parlato di lei e delle principali figure esemplari di santità nei tre Paesi toccati. Figure molto venerate nel continente che gli ha dato i natali, ma spesso sconosciute al di qua dell’Atlantico.
Il Papa nel luogo dove venne ritrovato il corpo martoriato del gesuita Espinal.
Per questo abbiamo chiesto di presentarle al cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle cause dei santi, che ha accettato di buon grado di spiegare chi sono gli eroi della fede citati dal Pontefice, chiedendo però di poter fare una premessa.
Quale?
Bisogna partire dal presupposto che Papa Francesco ha una particolare attenzione per i santi, soprattutto per coloro che hanno evangelizzato le Americhe. Lo testimoniano le canonizzazioni equipollenti del francese Francesco de Laval (1623-1708), primo vescovo di Québec; di Giuseppe de Anchieta (1534-1597), missionario gesuita originario delle Canarie; e di Maria dell’Incarnazione (1599-1672), orsolina francese, che il Pontefice ha iscritto nel catalogo dei santi estendendone il culto alla Chiesa universale. E lo stesso si può dire del francescano spagnolo Junípero Serra, che canonizzerà il 23 settembre a Washington, durante il viaggio a Cuba e negli Stati Uniti.
Si tratta comunque di missionari europei. Mentre durante la visita il Pontefice latinoamericano ha voluto dare spazio soprattutto ai testimoni locali. Cominciamo da quelli ecuadoriani?
Direi di sì, visto che sono anche i più numerosi. In questa Chiesa, infatti, il processo di integrazione tra culture indigene e cristianesimo ha prodotto ben tre santi e una beata. La più nota è senza dubbio santa Marianna di Gesù (1618-1645), il “giglio di Quito”, patrona del Paese, proclamata addirittura eroina nazionale dall’assemblea costituente. Una moltitudine impressionante partecipò alle sue esequie. Pio IX la beatificò il 20 novembre 1853 e il 9 luglio 1950 fu solennemente canonizzata da Pio XII nella basilica di San Pietro. Osservatore Romano
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