I numeri della Chiesa: aumentano battezzati (+19% in Africa), calano le vocazioni
I rapporti statistici relativi al 2015: in Africa i battezzati aumentano del 19%. Il Brasile è il Paese con il maggior numero di cattolici del mondo (172,2 milioni)
Sono stati pubblicati l’Annuario Pontificio 2017 e l’Annuarium Statisticum Ecclesiae 2015, la cui redazione è stata curata dall’Ufficio Centrale di Statistica della Chiesa mentre la stampa è stata a carico della Tipografia Vaticana.
I cattolici nel mondo sono 1 miliardo e 285 milioni
I dati statistici dell’Annuario Statistico, riferiti all’anno 2015, raffigurano l’evoluzione della Chiesa cattolica nel mondo. Il numero di cattolici battezzati è aumentato a livello planetario, passando da 1.272 milioni nel 2014 a 1.285 milioni nel 2015, con un incremento relativo dell’1%. I cattolici sono il 17,7% della popolazione totale.
In Africa aumento del 19,4%
L'aumento assume diverse forme da continente a continente: mentre, infatti, in Africa si registra un aumento del 19,4% (il numero dei cattolici è passato tra il 2014 e il 2015 da 186 a 222 milioni), in Europa invece la situazione è stabile (nel 2015 i cattolici ammontano a quasi 286 milioni, 1,3 milioni in meno rispetto al 2014). La diminuzione segue l'andamento demografico in declino della popolazione.
Situazioni intermedie in America ed in Asia, dove la crescita dei cattolici è certamente importante (rispettivamente, +6,7% e +9,1%), ma in linea con lo sviluppo demografico di questi due continenti.
Stazionarietà anche per quanto riguarda l’Oceania.
In termini percentuali, dunque, il pezo del continente africano aumenta sul totale dei cattolici. I fedeli battezzati africani salgono dal 15,5% al 17,3% di quelli mondiali. In netto calo percentuale invece, il peso dell'Europa, che oggi rappresenta il 22% del totale (era il 23,8% nel 2010). L’America invece rimane il continente cui appartiene quasi il 49% dei cattolici battezzati. L’incidenza del continente asiatico si mantiene attorno all’11% dei cattolici del pianeta nel 2015. Stabile rimane il peso dei cattolici in Oceania, anche se con una consistenza che non raggiunge lo 0,8% della popolazione cattolica mondiale.
Il Brasile è il Paese col maggior numero di cattolici
Il Brasile, nell’insieme dei dieci Paesi al mondo con maggiore consistenza di cattolici battezzati, è al primo posto (con 172,2 milioni o con il 26,4% del totale dei cattolici dell’intero continente americano). Seguono il Messico (110,9 milioni), le Filippine (83,6 milioni), gli Usa (72,3), l'Italia (58), Francia (48,3), Colombia (45,3), Spagna (43,3), Repubblica Democratica del Congo (43,2) e Argentina (40,8).
In calo i sacerdoti nel mondo
Le statistiche relative al 2015 indicano anche che il numero dei sacerdoti nel mondo è pari a 466.215, con 5.304 vescovi, 415.656 sacerdoti e 45.255 diaconi permanenti. Il 2015 segna un calo del numero dei sacerdoti rispetto all’anno precedente, invertendo così il trend crescente che ha caratterizzato gli anni dal 2000 al 2014. La diminuzione tra il 2014 e il 2015 è di 136 unità ed interessa in particolare il continente europeo (-2.502 unità), dato che per i rimanenti continenti si registrano, da un anno all’altro, variazioni positive: +1.133 unità per Africa, +47 per America, +1.104 per Asia e +82 per Oceania.
Sacerdoti in crescita in Africa e Asia
Se Africa e Asia mostrano una crescita rilevante (rispettivamente, +17,4% e +13,3%) e l’America si mantiene stazionaria (+0,35%), Europa e l’Oceania registrano, invece, nello stesso periodo, tassi di variazione decisamente negativi e pari, rispettivamente, al -5,8 e al -2,0 per cento.
Se poi si distingue tra sacerdoti diocesani e religiosi, i primi registrano un aumento dell’1,6%, passando così da 277.009 unità nel 2010 a 281.514 nel 2015, i secondi sono in costante flessione (-0,8% nel periodo sotto esame), attestandosi a poco più di 134 mila nel 2015.
Aumentano i diaconi permanenti
I diaconi permanenti aumentano nel 2015 del 14,4% rispetto al dato di cinque anni prima, passando da 39.564 a 45.255 unità. Il numero dei diaconi migliora in tutti i continenti a ritmi significativi.
In contrazione i religiosi non sacerdoti
Il gruppo dei religiosi professi non sacerdoti costituisce una compagine a livello planetario in contrazione: se ne annoveravano 54.665 unità nel 2010 e sono diventati 54.229 nel 2015. La "responsabilità" della flessione è del gruppo europeo, di quello americano e a quello oceanico, mentre in Africa questi operatori si sono incrementati e così come in Asia seppure in misura minore.
Diminuiscono anche le religiose
Le religiose professe costituiscono una popolazione di una certa consistenza: nel 2015 superano del 61% il numero dei sacerdoti di tutto il pianeta e sono attualmente in netta diminuzione. A livello globale, passano da 721.935 nel 2010, a 670.320 nel 2015, con una flessione relativa del 7,1%.
L’Africa è il continente con l’incremento maggiore delle religiose, che sono passate da 66.375 nel 2010 a 71.567 nel 2015. Segue l’area dell’Asia del Sud-Est, dove le religiose professe sono passate da 160.564 nel 2010 a 166.786 nel 2015. Il sud e l’area centrale dell’America, fra l’inizio del periodo e la sua fine, mostrano un calo: si passa da 122.213 religiose nel 2010, a 112.051 nel 2015. Infine, si registrano tre aree continentali accomunate da una evidente contrazione: si tratta dell’America del Nord (-17,9% sull’intero periodo e il -3,6% come tasso di variazione medio annuo), dell’Europa (-13,4% e -2,7%) e dell’Oceania (-13,8% e -2,7%).
Calano le vocazioni sacerdotali
Prosegue il calo che già da qualche anno caratterizza le vocazioni sacerdotali: nel 2015 i seminaristi maggiori sono pari a 116.843 unità, contro i 116.939 del 2014, i 118.251 del 2013, i 120.051 del 2012, i 120.616 del 2011 e i 118.990 del 2010. In Africa il numero dei seminaristi maggiori nel quinquennio sotto esame è costantemente aumentato, realizzando nell’intero periodo un incremento del 7,7%. Nelle Americhe si è assistito a una continua diminuzione delle vocazioni che si è concretizzata in una variazione di -8,1%. Nel Medio Oriente la diminuzione è stata accentuata fino al 2013 e il successivo andamento non mostra tendenze univoche; viceversa nell’Asia Sud Orientale, alla crescita iniziale terminata nel 2012 (+4,5% rispetto al 2010), ha fatto seguito una accentuata diminuzione che ha portato il numero dei seminaristi maggiori nel 2015 ad un livello inferiore di 1,6% a quello massimo del 2012. In Europa dal 2010 al 2015, il numero dei seminaristi è diminuito del 9,7%. In Oceania, la consistenza più alta è stata registrata nel 2012; il successivo andamento è in continuo calo e il numero dei seminaristi nel 2015 risulta inferiore del 6,9% rispetto a quello del 2012.
L’Asia ha il maggior numero di seminaristi
Dei 116.843 seminaristi di tutto il mondo, nel 2015, il continente che manifesta il maggior numero di seminaristi è l’Asia con 34.741 unità. Ad esso seguono l’America con 33.512 unità, l’Africa con 29.007, l’Europa con 18.579 ed infine l’Oceania con 1.004 seminaristi. (Avvenire)
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