Faustino e Giovita. La fede come strumento per cambiare la società
I due Santi si rifiutarono di rinnegare Dio e la fede, andando incontro al martirio
La fede è strumento per cambiare la società e costruire legami fondati sulla giustizia e la pace: in questo senso chi crede non può esimersi dalla vita politica e sociale, anche se spesso il Vangelo è in contrasto con la rotta presa da chi detiene il potere.
Così fu per i santi Faustino e Giovita, figli di famiglie nobili pagane di Brescia e vissuti a cavallo del I e del II secolo. Entrambi erano cavalieri, ma furono convertiti al Vangelo dal vescovo Apollonio, che ordinò poi Faustino prete e Giovita diacono.
Il loro apostolato, però, li pose in collisione con gli esponenti del “potere” cittadino, i quali chiesero al governatore della Rezia, Italico, di condannare i due.
Arrestati, Faustino e Giovita si rifiutarono di rinnegare la propria fede e questo li portò al martirio, che avvenne tra il 120 e il 134.
Per la tradizione prima di morire compirono numerosi segni prodigiosi che portarono molti a convertirsi.
Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.
Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA