E’ beata la clarissa Panas: la storia della sua vocazione
Ricevette grazia dalla Madonna del monte Berico
Una monaca clarissa, amica di Padre Pio, sale sugli altari e diventerà beata. Nell’udienza concessa il 18 febbraio al cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle cause dei santi, Papa Francesco ha autorizzato la promulgazione di alcuni decreti.
Tra questi c’è quello riguardante il miracolo attribuito all’intercessione della Venerabile Serva di Dio Maria Costanza Panas (al secolo Agnese Pacifica), monaca professa delle Clarisse Cappuccine del Monastero di Fabriano, nata il 5 gennaio 1896 ad Alano di Piave e morta il 28 maggio 1963 a Fabriano, pochi giorni prima di Papa Giovanni XXIII.
DA MONDANA A CLARISSA
La vocazione di Suor Maria Costanza Panasiatici sembrò, in un primo tempo, affondare nell'attrattiva per una vita mondana e brillante. Era un apprezzata insegnante che non disdegnava divertimenti e feste. Ebbe diverse relazioni amorose che però non andarono a buon fine.
La voce di Dio vinse. Due furono le idee dominanti della sua vita spirituale: amore e umiltà le due forze che trasformano da peccatori in santi. Cercò sempre Gesù tra le braccia di Maria, si evidenzia nei fascicoli della causa di canonizzazione.
COSI’ LA DEFINIVA PADRE PIO
Padre Pio, parlando di lei l'aveva definita «creatura da Dio tanto amata... la pupilla dei suoi occhi…», e aveva previsto che per la sua santità era destinata a «brillare come una stella nel firmamento».
“IL BUON ODORE DI CRISTO”
In vita, la serva di Dio incendiò i cuori con il suo appassionato fervore. Sparse intorno a sé l'ebbrezza delle sue virtù e «il buon odore» di Cristo. In lei erano visibili le caratteristiche della vera Clarissa: gioiosa apertura alla speranza, eroico impegno per la gloria di Dio e la salvezza delle ani-me, amore ardente all'Eucaristia e alla Madonna.
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IL MIRACOLO
C’è un aneddoto sulla beata Panas che non tutti conoscono. A pochi anni, Agnese si ammalò gravemente. La mamma, già tanto afflitta per la perdita di Angelina e di Adele, ne fu addoloratissima. Tra le lacrime e con profonda fiducia, si rivolse alla Madonna di Monte Berico, molto amata e venerata dalle genti venete.
La Vergine di Monte Berico l'ascoltò e concesse la guarigione della piccola Agnese. Mamma Panas, prendendo con sé la bimba, si recò a ringraziarla nel suo santuario, con grande gioia e viva riconoscenza.
“LA MIA MADONNA”
La serva di Dio era cosciente di aver ricevuto un miracolo dalla Madonna di Monte Berico e le fu grata per tutta la vita. La sentiva particolarmente «sua». Era la Madonna del suo cuore e la chiamava, con tanta tenerezza, «la mia Madonna».
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