fede

Dallo storpio alla moglie del medico: Benedetto, frate dei 14 miracoli

Gelsomino Del Guercio http://sanbenedettodasanfratello.blogspot.it
Pubblicato il 30-11--0001

Il santo francescano dei miracoli. Si può definire così San Benedetto "Il Moro", frate minore vissuto con lo spirito di Francesco. Povero, semi-analfabeta ma di una saggezza straordinaria. Era ammirato e frequentato non a caso da saggi, i dotti e i sapienti; teologi ed arcivescovi, uomini potenti e taumaturghi.

Benedetto da San Fratello nacque nel 1524 in una famiglia di schiavi (Cristoforo e Diana), condotti dall'Africa (Etiopia?) a San Fratello in provincia di Messina. Da qui il suo soprannome "Il Moro", per la sua pelle scura.

PROTETTORE DEL TERZO MONDO

È venerato come Protettore, oltre a San Fratello, per il Terzo Mondo. Il suo culto è diffuse in Sicilia e in tutta Italia, in Spagna, nel resto dell'Europa e anche nell'America del Sud, dove divenne il protettore delle popolazioni negre. Il senato di Palermo, nel 1713 lo scelse come Compatrono della città assieme a Santa Rosalia. Benedetto XIV lo beatificò nel 1743 e Pio VII lo canonizzò il 24 maggio 1807, come scrive il blog sul santo sanbenedettodasanfratello.blogspot.com.

IL MIRACOLO DEL PICCOLO FRANCESCO

Ma Benedetto il Moro si distinse sopratutto per i miracoli attribuiti alla sua intercessione dopo la morte. Il primo miracolo fu quello a beneficio di Francesco Centineo Capizzi, un fanciullo sanfratellano di nove anni. A causa di un proiettile esploso da un fucile, aveva ricevuto nella gola una ferita così grave che respirava dalla trachea perforata anziché dalla bocca. Appena la reliquia di San Benedetto fu posta sulla gola ferita, subito si formò una cicatrice ed il ragazzo guarì.

QUATTORDICI GUARIGIONI

Sessantatre testimoni riferiscono su ben quattordici miracoli di guarigione operati dal Santo Africano: si va da un uomo nato storpio di tutte e due le gambe che le trascinava per terra ad un uomo affetto da licantropia, a due morti resuscitati e poi: casi di ernia, lesioni cutanee da adenite tubercolare, angina, sordità ecc ...

LA RELIQUIA E LO STORPIO

L’episodio più rilevante, ai fini processuali, è quello di Filippo Scaglione, nato storpio, il quale, assistendo alla processione dei frati che recavano la reliquia di Benedetto presso la Chiesa nuova, appena edificata a San Fratello, guarisce d’improvviso: «et havendo provato a camminare posa benissimo li piedi a terra et sente le gambe forti et consolidati et cammina francamente e lestamente come mai nella sua vita».

MIRACOLI IN "ROSA"

Di notevole impatto anche i miracoli che hanno come protagoniste figure femminili. Su tutti spicca la grazia avuta dalla moglie del medico Rocco Calandra la quale, dopo alcuni giorni di doloroso travaglio per un difficile parto, in punto di morte, viene miracolosamente salvata dalla reliquia del Santo di San Fratello.

 

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