Da modella a clarissa. La storia e il mistero di Eustochia Calafato e del suo corpo incorrotto
La santa in piedi, come la chiamava Giovanni Paolo II, era di famiglia nobile
Una santa speciale, il cui corpo è tuttora incorrotto e perfettamente eretto. Santa Eustochia Smeralda Calafato (1434-1485), originaria di Messina, ha una storia comune ad altre (figlia di nobili, che si spoglia di tutte le ricchezze), ma anche peculiarità uniche: una bellezza unica, che servì da modella al suo coetaneo Antonello da Messina per dipingere la celebre “Annunciata”.
IL CORPO
Ma forse è solo una leggenda, che tuttavia nulla toglie alla sua celebrata bellezza di cui anche oggi ci si può rendere conto: perché, dopo più di 500 anni, il suo corpo è ancora miracolosamente incorrotto, ha passato indenne anche il terremoto del 1908 ed è conservato in una teca di vetro in posizione eretta.
LA "SANTA IN PIEDI"
La “santa in piedi” (come la chiamava Giovanni Paolo II), secondo il racconto dei Frati Minori di Sicilia, appresa la fede francescana da sua madre: un’autentica cristiana che si è lasciata conquistare dallo spirito francescano, si era iscritta al Terz’Ordine e riusciva a trasmettere un grande amore per Chiara e Francesco soprattutto alla figlia Smeralda.
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FIDANZATA E CLARISSA
Che a 11 anni, a sua insaputa, si ritrovava fidanzata con un maturo vedovo trentacinquenne e fu costretta a subire questo legame per due anni, fino a quando cioè il “fidanzato” moriva improvvisamente, facendola meditare sulla brevità della vita e sulla necessità di usare bene il tempo. Smeralda non aveva neppure 14 anni, quando decise di entrare in convento per dedicarsi completamente a Dio.
MONTEVERGINE
La famiglia, in particolare il padre e i fratelli si opposero, ma l'amore verso il credo francescano era talmente forte, che la ragazza sfidò la loro contrarietà, diventando in pochi anni una religiosa esemplare.
Quando si stabilì al Montevergine, sulle alture messinesi, il suo monastero si consolidò, si ingrandì, e lei lo guidò con la saggezza e la spiritualità proprie dei santi. Si spense a 51 anni, il 20 gennaio 1491 e la firma di Dio sulla sua vita santa sono i miracoli che accompagnano questa suora in vita e in morte, rendendola veneratissima. Oggi il corpo incorrotto della santa è custodito al monastero di Montervergine.
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