Le visite dei pontefici
Appello dei frati cappuccini di Cagliari: il coro del convento cade a pezzi
Appello dei Frati Minori Cappuccino del santuario di Sant'Ignazio da Laconi a Cagliari. I francescani hanno diffuso un volantino dove chiedono un aiuto per la restaurazione del coro del convento. Il coro è il luogo dove i frati pregano quotidianamente e dove hanno pregato Sant'Ignazio, il Beato Nicola da Gesturi, e altri frati molto noti come Fra Nazareno, Fra Lorenzo.
«Siamo certi che ci aiuterete anche a costo di qualche sacrificio», scrivono i frati, che evidenziano come i lavori siano urgenti. «Sta cadendo a pezzi».
LA FESTA E LA MISSIONE
I I frati intanto stanno preparando la missione popolare "La mia casa" che si svolgerà nel corso della "festa di Sant'Ignazio", in programma dal 25 al 2 settembre presso il convento di Laconi. Saranno coinvolti i pellegrini, le famiglie, gli ammalati: ogni giorno i festeggiamenti saranno dedicati ad una "fascia" diversa.
LE GROTTE PUNICHE
Il convento di Laconi è il principale dei frati cappuccini sardi, luogo di residenza del Padre Provinciale. Datato 1591, è costruito su un antico sito pagano sul colle di Buoncammino. Sotto il convento ci sono le famose grotte puniche trasformate dai romani in cave di pietra per costruire l’anfiteatro, al quale esse sono collegate da un cunicolo sotterraneo.
IL MARTIRIO
Nei primi secoli della chiesa le grotte servirono da prigione per i cristiani destinati al martirio nell’anfiteatro.
Recenti ritrovamenti hanno messo in luce un graffito di eccezionale importanza per la presenza di martiri cristiani nelle grotte e per la datazione dell’evangelizzazione della Sardegna.
LA PESTE
Nel sec. XVII i frati cappuccini, apostoli tra gli appestati, avevano adibito il convento a ospedale e seppellivano nelle grotte la gente vittima della peste. Il convento è quindi fondato sul luogo del sacrificio dei primi martiri cristiani e sui luoghi della carità eroica dei primi frati cappuccini.
Per ulteriori informazioni si possono contattare qui i cappuccini sardi.
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