“Tra missioni e marcia francescana, così è cresciuta la mia vocazione”
Don Rocco Zuppardo racconta come San Francesco gli ha cambiato la vita
E’ fresco di ordinazione presbiteriale Don Rocco Zuppardo, giovane siciliano divenuto sacerdote della diocesi di Noto. Una vocazione che è sbocciata anche grazie alla spiritualità francescana, che ha raccontato al quotidiano on line Corriere Elorino.
IL GIORNO DELLA CRESIMA
Rocco Zuppardo svolge la sua esperienza pastorale al Santuario della Madonna delle Grazie e nella parrocchia Sant’Anna a Modica, in provincia di Ragusa.
«La mia vocazione nasce il giorno in cui ricevetti il sacramento della Confermazione. Da quel momento così importante, lo Spirito Santo mi ha portato a interrogarmi sul senso della mia vita, alla luce dell’amore di Dio per me. La lettura del Vangelo mi fece conoscere Gesù, per mezzo del quale iniziai a vedere, in Lui, tutta la realtà e tutta la mia vita personale. La sua divinità e umanità, inevitabilmente, mi hanno condotto a Dio, sperimentandolo come un Dio vicino che è Padre, e lo è, proprio perché è misericordioso e provvidente».
LEGGI ANCHE: Alla ricerca della tua vocazione con i Frati Cappuccini di Liguria
LA FAMIGLIA E LA PARROCCHIA
La svolta alla vocazione di Rocco, però, l’hanno data la famiglia, «nella quale ho ricevuto i valori cristiani e la trasmissione della fede cattolica», e «le esperienze giovanili che ho vissuto nella mia parrocchia di origine, il Cuore Immacolato di Maria in Rosolini”».
LEGGI ANCHE: La via della vocazione, la storia di Fra Antonio
IN MISSIONE CON I FRATI DI SICILIA
E’ proprio in quella parrocchia che Rocco ha frequentato prima il cammino neocatecumenale, avendo la possibilità di partecipare a tanti convegni per la formazione pastorale, e poi ha “incontrato” la spiritualità francescana.
«Ho avuto modo di coltivarla durante gli anni vissuti in parrocchia», spiega Rocco. Un incontro sbocciato con la sua partecipazione a varie missioni francescane dei frati minori di Sicilia».
Definisce, poi «Indimenticabile» l’esperienza della marcia francescana verso Assisi, che culmina il 2 agosto con la Festa del Perdono a Santa Maria degli Angeli. Il contatto con il mondo di Francesco è stata la marcia in più per la sua spiritualità, in un contesto di crisi delle vocazioni e distacco da Dio sopratutto dei giovani.
Un’esperienza che dimostra come il carisma de Poverello di Assisi riesce ad essere ancora attuale e attrattivo per le nuove generazioni: basta incrociarlo e sperimentarlo.
LEGGI ANCHE: SE UN GIORNO ARRIVASSE LA VOCAZIONE?
Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.
Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA