Tra fede e storia, il Festival Europeo delle Vie Francigene
In calendario una serie di iniziative che avranno luogo dal 29 settembre al 29 novembre, in presenza o a distanza
Il Festival Europeo delle Vie Francigene (viefrancigene.org), per il decimo anno, è un’occasione di riflessione e accompagnamento per chi intraprende il cammino attraverso borghi, campagne e luoghi ricchi di fascino e spiritualità. L’edizione 2020, articolata in tre focus, intende puntare lo sguardo sulle radici storiche, e quindi cristiane, dei cammini dall’Alto Medioevo ad oggi; sul “turismo buono” e sostenibile rappresentato dalle vie francigene; e, in omaggio ai 100 anni dalla nascita di Gianni Rodari, su “La grammatica della fantasia. Introduzione all’arte di inventare storie”.
Non solo un'esperienza outdoor
“Quest’anno – spiega il direttore artistico Sandro Polci - abbiamo deciso di dare visibilità al sud dove spesso non si immagina ci sia una vitalità di cammini pari al nord o alla Toscana o ad altre mete classiche. Cammino non significa solo esperienza outdoor, en plein air, di naturalità e paesaggi, ma anche riscoperta del sacro e della spiritualità personale. Se guardiamo alla storia l’elemento della fede è molto forte”.
Sui passi delle radici cristiane europee
Ecco perché riflettere sulle origini storiche delle vie francigene vuol dire ricordarne anche le radici cristiane. “La spiritualità cristiana delle origini – ricorda Polci - vive ancora. Il rammarico è per la Carta Europea che non ha riconosciuto nel cristianesimo la radice comune. Non mi riferisco solo ad un fatto di natura religioso-sacrale, ma anche storico. È indiscutibile infatti che strutture, conventi, distribuiti nel territori, siano stati i gangli della conoscenza diffusi in tutto il territorio europeo, i punti di sosta e di approdo dei pellegrini, i momenti di passaggio oltre che religioso, anche culturale. Tutto questo oggi sta riemergendo con forza”.
Tutti in cammino
Ma chi è il camminatore oggi? “Il bisogno di riscoprire le radici della spiritualità e del sacro pervade non solo i credenti, ma moltissime altre persone”. Si avverte cioè il desiderio di andare sui luoghi storici del monachesimo, dei pellegrinaggi verso la Terra Santa o dei crociati. “I punti focali – aggiunge il direttore artistico del Festival - sono Santiago De Compostela, la Grotta dell'Angelo in Puglia, Roma o gli approdi pugliesi e siciliani per la partenza verso Gerusalemme. Tutti luoghi in cui la devozione e la presenza di reliquie hanno per secoli condotto le persone verso nuovi cammini in un bisogno di ricerca ed espiazione".
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