esteri

Sudan, scontri tribali in Darfur: 83 morti

Redazione Unamid
Pubblicato il 21-01-2021

Si tratta di conflitti tra tribù rivali, i  peggiori dal 31 dicembre

È di 83 morti in Sudan il bilancio di violenze tribali scoppiate nel Darfur occidentale fra arabi e non arabi. Lo riferisce un sindacato dei medici, precisando che fra le vittime ci sono donne e bambini. Gli scontri sono scoppiati dopo una zuffa di venerdì fra due persone in un campo per sfollati a El-Geneina, la capitale provinciale: un uomo arabo è stato accoltellato a morte da un membro della tribù Masalit, e la sua famiglia, della tribù araba Rizeigat, per vendetta ha attaccato le persone nel campo di Kerending e in altre zone, nonostante il killer sia stato arrestato. Lo riferisce l'ordine degli avvocati del Darfur. Le milizie armate che imperversano nella regione hanno preso a pretesto il caos per attaccare la capitale El-Geneina.

Fra le vittime c'è anche un cittadino Usa: si tratta di Saeed Baraka, 36 anni, di Atlanta, che era arrivato in Sudan meno di due mesi fa per fare visita alla sua famiglia in Darfur. Padre di tre figli Baraka si è precipitato al villaggio Jabal per mettere in salvo un conoscente quando è stato raggiunto da un colpo d'arma da fuoco che lo ha ucciso. Sono trascorse appena tra settimane da quando si è ritirata la missione di pace congiunta Onu e Unione africana. Ritiro che si completerà a fine giugno. Il primo ministro Abdallah Hamdok ha inviato una delegazione di "alto livello" nel Darfur occidentale per cercare di ristabilire l'ordine.  (La Repubblica)

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