Missionario italiano rapito in Nigeria. Cardinal Bassetti: "In questo momento la preghiera è l'arma più forte"
“Sono sconcertato e preoccupato da questo atto vile, che va a colpire un annunciatore del Vangelo e un operatore di pace. La preghiera è l’arma più forte che abbiamo in questo momento, per essere vicini a questo fratello e per chiedere che possa prontamente tornare a quella libertà della quale è stato ingiustamente privato”.
La notizia del rapimento di don Maurizio Pallù, sacerdote della diocesi di Roma da tre anni missionario in Nigeria, ha raggiunto il cardinale Gualtiero Bassetti a Palermo, dove il presidente della Cei è intervenuto a un Convegno in memoria di Giorgio La Pira. “Mentre celebriamo l’Ottobre missionario e a Brescia proprio in questi giorni è in corso il primo Festival nazionale dedicato alla Missione – osserva il cardinale – fatti come questo ci ricordano come la testimonianza offerta in prima persona rimanga la prima forma di missione. Penso con legittimo orgoglio e riconoscenza ai tanti, uomini e donne, partiti dalle nostre comunità ecclesiali per condividere a ogni uomo la speranza che viene dal Signore.
“In questa circostanza mi faccio interprete di tutta la Chiesa italiana – conclude – nell’esprimere la nostra vicinanza solidale, la nostra preghiera e anche la nostra disponibilità a lasciarci interrogare da queste vite donate nelle periferie del mondo”.
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