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Messico, Vescovi: non si può restare a braccia conserte di fronte al muro di Trump

Redazione online Ansa
Pubblicato il 02-03-2017

Nelle case dei migranti i volontari che offrono il loro servizio sono insufficienti

“È il momento di coinvolgersi per assistere questi fratelli che sono tanto abbandonati e discriminati. Nelle case dei migranti i volontari che offrono il loro servizio sono insufficienti, dato che nei centri di accoglienza possono arrivare da 15 fino a più di 300 persone al giorno da accudire. La Chiesa vuole rivolgere un appello a tutta la comunità cattolica: agli studenti, ai lavoratori e agli imprenditori, perché promuovano azioni concrete a beneficio di queste persone”.
BR>Lo ha detto ieri, nel corso di una conferenza stampa dedicata all’emergenza migranti, il segretario generale della Conferenza episcopale messicana (Cem) e vescovo ausiliare di Monterrey, monsignor Alfonso Gerardo Miranda Guardiola, secondo il quale “non si può restare a braccia conserte” di fronte al muro che Trump vuole far costruire alla frontiera. “All’inizio di questa Quaresima – ha detto il vescovo – mi permetto di fare eco al messaggio di Papa Francesco, nel quale ci invita a comprendere e intensificare la vita dello Spirito guardando all’altro come a un dono. In questo momento della nostra storia vogliamo mettere in evidenza che siamo in un tempo propizio per guardare al migrante come a un dono di Dio”.

Il segretario generale della Cem ha voluto sottolineare l’impegno che da lungo tempo la Chiesa sta dedicando all’accoglienza dei migranti, attraverso settanta luoghi predisposti sul territorio nazionale, tra case del migrante, ostelli, centri d’accoglienza, mense, ecc. In particolare, si è fatto riferimento all’importante ruolo della case del migrante, dislocate soprattutto alla frontiera nord, alla frontiera sud e nel centro del Paese.

Tali strutture offrono un aiuto globale agli stranieri e fungono da coordinamento per un’azione ecclesiale cui prendono parte numerose parrocchie e volontari. Ma oggi, di fronte ai crescenti arrivi e al sempre più forte blocco della frontiera con gli Stati Uniti, dopo l’avvento della presidenza Trump, questi luoghi sono al collasso. “Ringraziamo tutti coloro che stanno operando per i nostri fratelli migranti”, ha concluso mons. Miranda, che ha anche annunciato per le prossime settimane una colletta che avrà l’obiettivo di aiutare i migranti. (Agensir)

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