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Israele uccide capo jihad palestinese, risposta: pioggia di razzi da Gaza

Redazione ANSA/MOHAMMED SABER
Pubblicato il 12-11-2019

Il raid nella notte, i jihadisti annunciano vendetta

Avevano già tentato di ucciderlo sette anni fa, sempre in novembre, durante una settimana di guerra tra Israele e i fondamentalisti che spadroneggiano a Gaza. Il missile aveva distrutto il palazzo, Baha Abu al-Ata si era salvato. Questa volta il comandante della Jihad Islamica non è riemerso dalle macerie. L’operazione è stata approvata dal consiglio di sicurezza una settimana fa, erano mesi che i servizi segreti lo seguivano con i droni e aspettavano il momento per colpire.

E’ arrivato qualche ora prima dell’alba. La sua area di competenza militare era il nord della Striscia, ai suoi ordini c’erano almeno un centinaio di uomini. E sono loro che stanno vendicando la morte del capo: razzi sulle città attorno al corridoio di sabbia stretto tra Israele, l’Egitto e il Mediterraneo, bersagli sempre più lontani fino a raggiungere Tel Aviv, dove le sirene d’allarme sono risuonate alle 8 locali, seguite come sempre dai botti del sistema anti-missile.

«I generali israeliani si preparano al conflitto. Le scuole oggi restano chiuse nei dintorni di Gaza, sono vietate le manifestazioni che raggruppino molte persone, la gente è stata invitata a rimanere in casa, mentre i sindaci riaprono i rifugi pubblici. Gli attacchi dalla Striscia dovrebbero intensificarsi nelle prossime ore dopo i funerali di Baha Abu Al-Ata. Gli egiziani stanno già provando a mediare e i portavoce dell’esercito dicono che il raid di stamattina non significa un ritorno alle «esecuzioni mirate», spiegano che Baha stava organizzando nuovi attacchi ed era responsabile dei lanci di razzi nei giorni scorsi.

di Davide Frattini - corrispondente Corriere della Sera

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