Iraq. Mosul, jihadisti in fuga con migliaia di ostaggi. Scoperta prigione sotterranea
Prosegue la battaglia a Mosul e si intensificano i combattimenti nei dintorni. Civili utilizzati come scudi umani dal Daesh
Prosegue la battaglia di Mosul, la roccaforte del Daesh nel nord dell'Iraq. E si intensificano i combattimenti in diverse cittadine dei dintorni, nella Piana di Ninive. Mentre giungono notizie, da fonti ufficiali, di ex soldati dell'esercito iracheno e civili tenuti in ostaggio dai jihadisti. L'agenzia dell'Onu per i diritti umani annuncia oggi che miliziani del Daesh hanno rapito 295 ex membri delle forze di sicurezza irachena vicino a Mosul e hanno costretto 1.500 famiglie a seguirli nella ritirata dalla cittadina di Hammam al Alil verso l'aeroporto di Mosul.
Gli ostaggi usati come scudi umani
"Le persone sono state rapite o spostate con la forza, a quanto sembra, con l'intenzione di usarle o come scudi umani o ucciderle", ha detto una portavoce. Le Nazioni Unite dispongono anche di informazioni sul rapimento di almeno 30 sceicchi (capitribù o persone eminenti) la scorsa settimana a Sinjar, 18 dei quali sarebbero poi stati uccisi venerdì.
Raid della coalizione a guida Usa uccide venti civili
Venti civili, tra cui diversi bambini, sarebbero stati uccisi e altri 30 feriti in un raid aereo della coalizione internazionale a guida Usa. Venivano tenuti come scudi umani in un edificio da miliziani del Daesh durante l'offensiva delle forze lealiste su Mosul. Lo afferma Mohammad al Jubury, membro del Consiglio provinciale di Ninive, di cui Mosul è capoluogo. Secondo Al Jubury, l'episodio risalirebbe ai giorni scorsi e sarebbe avvenuto nel villaggio di Safina, vicino alla città di Shura, 35 chilometri a sud di Mosul. Sopra l'edificio si erano schierati diversi miliziani del Daesh.
Mille uomini liberati da una prigione sotterranea del Daesh
Circa mille uomini tenuti dal Daesh in una sorta di prigione sotterranea sono stati liberati dalle forze governative che nei giorni scorsi hanno strappato ai jihadisti territori a sud di Mosul. Lo ha detto Hussam al Abbar, consigliere provinciale di Ninive, di cui Mosul è capoluogo. La scoperta, ha precisato, è stata fatta vicino a Shura, 35 chilometri a sud di Mosul, mentre i soldati di Baghdad vagliavano il terreno lla ricerca di mine lasciate dai jihadisti. "Molti prigionieri - ha sottolineato - sono ex soldati o agenti della polizia". (Avvenire)
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