Il sogno dei cappuccini: «fattoria della fraternità» per i bimbi del Mozambico
Possibilità di riscatto ai ragazzini che vivono per strada
Non un classico orfanotrofio. L'idea dei frati minori cappuccini della provincia del Mozambico è quella di realizzare un'oasi di riscatto per bambini e ragazzi abbandonati. Una "fattoria della fraternità" ovvero un appezzamento di tre ettari in cui i piccoli potranno imparare a coltivare la terra per produrre caffè e aloe e organizzare un pollaio, in modo moderno e efficiente. La struttura, ancora in fase di studio, sorgerà a Boane, a venticinque chilometri dalla capitale, Maputo. Accoglierà sessanta orfani, costretti a sopravvivere raccogliendo rifiuti nelle discariche, a cui garantirà assistenza e istruzione.
Altri 150 bambini potranno ricevere formazione da esterni. Un consultorio medico, gestito da medici italiani, e aperto anche agli abitanti del circondario completerà il progetto. I lavori, iniziati a luglio, dovrebbero terminare entro l'estate 2023 ma ora vanno avanti con fatica a causa della crisi economica mondiale, in particolare le regioni più fragili, tra cui il Mozambico.
Per questo, i frati minori cappuccini rivolgono un appello a chiunque possa e voglia dare loro una mano. «Tantissimi ragazzi vivono per strada in Mozambico. Non hanno presente né futuro. Noi vorremmo contribuire affinché lo abbiano», spiega fra Luca Santato, missionario veneto da sei anni nel Paese. «Da soli non possiamo farcela dal punto di vista economico - conclude fra Luca -. Ma se tanti ci danni una mano, anche piccola, potremmo riuscire». (Per informazioni si può scrivere all'email: fralucamissioadgentes@gmail.com) (Avvenire.it)
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