esteri

Le diocesi indonesiane festeggiano san Francesco 

Nella prima settimana di ottobre c'è uno stato del Sud Est asiatico in cui i festeggiamenti per San Francesco d'Assisi avvengono in diverse comunità: si tratta dell'Indonesia. Qui i frati svolgono un'ampia gamma di attività, dedicate alla promozione della giustizia sociale e della solidarietà; sono ben radicati nelle diocesi e si uniscono ai laici nell'organizzazione degli eventi dedicati al "Poverello di Assisi".

LAICI E RELIGIOSI UNITI
In occasione della festa del 4 ottobre in ogni diocesi, ad esempio, il numero delle congregazioni francescane è unito a quello dei gruppi locali della Famiglia Francescana. Per esempio, nell'arcidiocesi di Jakarta il gruppo si chiama KANESTA, nell'arcidiocesi di Semarang si chiama KEKANTA, nella diocesi di Bogor si chiama GEFRABO, nell'arcidiocesi di Ende si chiama KEFRADA, e così via.

LEGGI ANCHE: Indonesia, una suora francescana per le orfane di Medan

L'ARRIVO A BATAVIA
La popolarità dei frati francescani in Indonesia è legata al fatto che lavorano da quasi un secolo per migliorare le condizioni di vita dei più poveri e bisognosi. Nel 1929, a Batavia (antico nome coloniale di Jakarta) arrivarono cinque frati francescani dai Paesi Bassi: erano p. Victorius Beekman, p. Floribertus Schneiders, p. Paschalis Heitkonig, p. Azarius de Kok e p. Michael Lunter. L’amministratore apostolico dell’epoca, il gesuita mons. Anton Pieter Franz van Velsen, consentì loro di costruire due case, una a Kramat Raya Boulevard e l’altra a Matraman Boulevard. Da allora i francescani sono cresciuti numericamente e nelle attività che svolgono nelle diocesi.

PACE E ASSISTENZA
Oggi i frati si occupano di fornire assistenza sanitaria, alimentare e abitativa a persone in difficoltà; lavorano per promuovere la pace e la riconciliazione tra le diverse etnie e religioni presenti in Indonesia. Si impegnano a costruire ponti di dialogo e comprensione tra le diverse comunità.
I frati francescani si dedicano naturalmente all'evangelizzazione, condividendo il messaggio di Gesù Cristo con le persone di tutte le culture e religioni, gestendo scuole cattoliche, centri sanitari, centri di assistenza sociale. Nelle loro attività, ogni anno, sono coinvolti più di centomila cittadini indonesiani, cattolici e non.

LEGGI ANCHE: Indonesia-Santa Sede: la priorità è il dialogo interreligioso