esteri

Francesco: le frontiere come finestre

Redazione Ansa - ANGELO CARCONI
Pubblicato il 11-09-2020

Il pontefice ha rinnovato il suo appello affinché i confini non divengano muri

Non bisogna dimenticare. Come nel 2013 la sua prima visita ufficiale fuori dalla Diocesi di Roma fu a Lampedusa e Linosa per rendere omaggio alle vittime delle traversate, così ieri, sette anni dopo, papa Francesco ha ricevuto nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano i partecipanti al progetto europeo 'Snapshots from the Borders' ( Voci ed esperienze dai confini), guidati dai sindaci delle due isole. Il sindaco dell'isola siciliana, Salvatore Martello, ha donato una croce fatta con i resti delle imbarcazioni dei migranti.

Il pontefice ha rinnovato il suo appello affinché i confini non divengano muri ma piuttosto 'finestre' di dialogo perché «non accettiamo mai che chi cerca speranza per mare muoia senza ricevere soccorso». «Le frontiere, da sempre considerate come barriere di divisione, possono invece diventare - ha auspicato il Papa - 'finestre', spazi di mutua conoscenza, di arricchimento reciproco, di comunione nella diversità; possono diventare luoghi in cui si sperimentano modelli per superare le difficoltà che i nuovi arrivi comportano per le comunità autoctone».

«Intendiamo organizzare a Lampedusa - ha rivelato il sindaco - una conferenza internazionale sulla Pace nel Mediterraneo, per proporre un nuovo approccio al tema dei flussi migratori».

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