Coronavirus, in Africa rischio ecatombe
Coronavirus, il grido d'allarme del Nobel Mukwege
È in Africa, ventre molle del pianeta per via delle sue economie malconce, dei suoi sistemi sanitari sgangherati e delle sue croniche malattie letali quali la tubercolosi, la malaria e l' Aids, che il coronavirus dovrebbe mietere il più gran numero di vittime. «Temo l' ecatombe perché non abbiamo i mezzi per combatterlo e perché gli africani sono costretti a uscire di casa per procurarsi il cibo.
Nessun confinamento è dunque possibile, e il Covid-19 si sta diffondendo a velocità da primato», spiega al telefono il ginecologo Denis Mukwege, premio Nobel per la Pace nel 2018 per aver fondato un ospedale a Bukavu, nel Congo orientale, dove cura e ricuce le donne stuprate dai soldati e dai ribelli che si combattono da più di vent' anni. «A differenza di altri luoghi, qui il coronavirus s' accanirà soprattutto contro le donne, perché nei pochi ospedali disponibili, le contagiate ci andranno da sole e nessuno si occuperà di loro».
Le previsioni
Secondo Lancet, la prossima ondata di infezioni si abbatterà proprio sul Continente nero, dove nella maggior parte degli ospedali mancano i ventilatori e perfino l' ossigeno. «I sistemi sanitari più fragili saranno presto sopraffatti dalla diffusione del virus, che troverà facilmente strada tra gli strati più poveri della popolazione, costretti a vivere in aree urbane sovraffollate e povere, spesso privi dei servizi di base, senza la possibilità di auto-isolarsi, senza periodi di malattia retribuiti o sistemi di sicurezza sociale», scrive la rivista scientifica inglese.
Le cifre
Secondo i dati diffusi ieri dal Centro di controllo delle malattie dell' Unione Africana, almeno 46 Paesi africani su 54 sono stati raggiunti dalla pandemia, con un totale di quasi 5mila casi di infezione e 150 morti. I Paesi i più colpiti sono il Sudafrica con 1.280 malati, l' Algeria (584) e il Marocco con 516, seguiti da Nigeria, Senegal e Kenya. Quelli dove invece si registrano più vittime sono tutti Paesi nordafricani: l' Egitto con 41 morti, l' Algeria con 35 e il Marocco con 33. Tanto che in Europa c' è già chi paventa possibili sbarchi di immigrati "untori". Intanto, per contrastare il Covid-19, in Libia saranno presto rilasciati oltre 450 detenuti.
Le misure
Negli ultimi dieci giorni... (Repubblica)
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