Coronavirus: a Wuhan prime cure ospedale fondato da Francescani
Clinica Jinyntan creata in memoria missionario vicentino Melotto
Uno dei primi ospedali designati per curare l'epidemia del Coronavirus a Wuhan è stato l'Ospedale Jinyintan della città cinese, precedentemente Ospedale Malattie Infettive di Wuhan. Quando fu fondato, nel 1926, si chiamava Ospedale Cattolico in Memoria di Padre Mei, a Hankou.
Padre Mei Zhanchun era il nome cinese dato a un frate missionario italiano, Pascal Ange (Angelicus) Melotto, dell'Ordine dei Frati Minori (1864-1923), nato a Lonigo, nel vicentino, entrato nell'Ordine nel 1880 - Provincia di San Francesco - e arrivato in Cina nel 1902. "Mei" è il carattere cinese per "prugna". Melotto, ricordano i Frati Minori, era stato coinvolto in alcuni conflitti locali e rapito nel 1923. Essendo straniero, per lui fu richiesto un grande riscatto e furono coinvolte le Ambasciate italiana e francese. Durante il rapimento, fu spostato più volte tra le province di Hubei e Henan e morì tre mesi dopo, quando uno dei rapitori gli sparò allo stomaco con un proiettile avvelenato.
Poco prima di morire, aveva confidato: "Sono felice di morire per il popolo cinese. Ho vissuto in Cina per i cinesi e ora sono felice di morire per loro". In passato, se un missionario straniero fosse stato ucciso, il suo paese d'origine avrebbe richiesto enormi risarcimenti dalla Cina, dando così l'impressione che la Chiesa fosse dalla parte dell'imperialismo.
Nel 1919, però, papa Benedetto XV aveva emanato la 'Maximum illud' che metteva in guardia dall'unione tra colonialismo e religione. Per questo motivo, il primo delegato apostolico in Cina, Celso Costantini, insistette sul fatto che, in luogo delle concessioni accordate al governo di Mussolini da poco istituito, si sarebbe dovuto costruire un ospedale in onore di Melotto.
Le sue spoglie furono poi trasferite in una struttura commemorativa chiamata Plum Pavilion (Padiglione della Prugna, "mei"). L'Ospedale in Memoria di padre Mei, uno dei cinque ospedali cattolici locali, ha svolto un ruolo importante a servizio dei poveri di Hankou. Nel 1949 c'erano 150 letti, due cliniche, 20 suore francescane di Dottrina Cristiana e sette infermiere. Nel 1952, quando tutti i missionari furono espulsi, l'ospedale fu confiscato e gli fu dato altro nome.
Nel 2008, l'edificio originale fu distrutto e l'ospedale fu trasferito in un altro luogo, presso l'Ospedale Jinyintan di Wuhan. Il Plum Pavilion (il Padiglione della Prugna) è stato smantellato, in attesa di essere un giorno ricostruito. "E anche la presenza missionaria francescana attende la possibilità di continuare da dove si era interrotto!", commentano i Frati Minori. (ANSA)
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