esteri

Belgio, festività di novembre. I vescovi: perseveriamo nella preghiera

Tiziana Campisi
Pubblicato il 29-10-2020

È il Paese europeo più colpito dalla seconda ondata di Covid-19 

"Chiediamo a tutte le comunità cristiane e ai credenti di collaborare lealmente con le autorità responsabili e di osservare rigorosamente le regole promulgate”: è l’invito che i vescovi del Belgio rivolgono ai fedeli in una lettera scritta in occasione della festività di Tutti i Santi e della Commemorazione dei defunti, prendendo atto dell’aumento dei casi di coronavirus nel Paese, a Bruxelles, nella Vallonia e nelle Fiandre. 

Cerimonie ristrette e preghiere più intense

"Siamo tutti corresponsabili l’uno dell’altro” scrivono i presuli che esortano inoltre ad offrire aiuto soprattutto agli anziani, alle persone sole o con disabilità, a collaborare con le parrocchie, con associazioni o reti di volontariato, a sostenere ospedali e centri sanitari e ad essere solidali con quelle aziende che stanno subendo gravi perdite. “Tra pochi giorni arriveranno Ognissanti e la Commemorazione dei defunti - aggiungono i vescovi -. Ricorderemo i nostri cari con una foto, una candela, un fiore o una preghiera. Da marzo abbiamo potuto dire solo un brevissimo addio alla maggior parte dei defunti (…) Una visita al cimitero, vicino alla tomba o all’urna, può sopperire a quanto è mancato”. I presuli avvertono poi che il rafforzamento delle misure restrittive purtroppo non consentirà celebrazioni religiose con un numero elevato di persone.

"Possa la mano di Dio benedirci"

La Conferenza episcopale avverte inoltre che le autorità emaneranno nuove regole per determinati settori della vita sociale e che la diversa progressione del virus porterà a misure differenti e ancora una volta invitano tutti i credenti a rispettare le misure che verranno disposte. “Come cristiani, crediamo nel potere della preghiera - sostengono i vescovi -. Ci rivolgiamo soprattutto a Dio, fonte di tutta la vita e di ogni amore, in questo momento difficile. Possa la Sua mano benedirci e proteggerci dal male e dal pericolo. Possa la sua presenza proteggerci dallo scoraggiamento o dalla divisione”. I presuli esortano in particolare alla preghiera personale, in famiglia o nella comunità e chiedono alle parrocchie di offrire tempi di preghiera nel rispetto delle norme anti-Covid. “Molte attività pastorali ordinarie non possono continuare, almeno non come prima – spiegano infine i vescovi che incoraggiano i fedeli ad avere fiducia e a coltivare la solidarietà. “La festa di Tutti i Santi - concludono - ci ricorda che siamo chiamati ad essere ‘tutti santi’, cioè a vivere tutti la vita stessa di Dio. Questa è la speranza che Cristo ci dà”.

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