L'editoriale di Padre Fortunato: 'Luce nell'oscurità'
In questo momento buio dell'umanità la luce dei Santi è quella che è più necessaria
Parto dall'esperienza del 1986, avevo appena compiuto 19 anni e mi ritrovo tra Giovanni Paolo II, Maria Teresa di Calcutta. Mi giro e guardo la Basilica e c'era San Francesco. Esploro il Sacro Convento, maestoso e semplice, grande ma allo stesso tempo piccolo. Una celletta ricorda l'esperienza di San Giuseppe da Copertino, patrono degli studenti.
Da pochi giorni abbiamo riportato, attraverso riflesioni e considerazioni, l'esperienza del giovane Beato Carlo Acutis, e se passeggio attorno al Sacro Convento c'è un giardino, un chiostro, che ricorda l'esperienza di san Massimiliano kolbe, patrono di questo difficile secolo. E se attraverso la Basilica SUperiore una vetrata istoriata fa memoria della beata Angela da Foligno, anche lei Santa.
In questo giorno dedicato a coloro che hanno camminato nelle strade della vita, con passo certo e incedere luminoso, per adoperare la felice espressione di Margherita Guidacci nelle sue poesie, e soprattutto con una lirica dedicata al Giorno dei Santi (in corsivo), che riporta dicendoci "In questo giorno che per i vivi è solo / la vigilia del giorno successivo ... voi tornate col vostro passo certo e luminoso, di pianeti / a rischiarar la pioggia delle nostre esistenze che cadono / dentro la pietà, ma fuori della gloria".
Tra le tante espressioni che i Santi ci donano attraverso la loro testimonianza perché ci dicono come agire, attraverso il loro sguardo perché ci dicono che ci sono accanto attraverso la loro intercessione, presso Dio, perché prendono le nostre preghiere, i nostri dubbi, i nostri perché, le nostre gioie, i nostri dolori e li portano tutti sull'altare di Dio.
Vorrei ricordare a me e a voi una delle affermazioni più belle che i Santi ci offrono e la prendo da Madre Teresa di Calcutta, proclamata non solo Santa ma anche Premio Nobel per la Pace nel 1979: "Se mai diventerò una Santa sarò di sicuro nella santa dell'oscurità. Sarò continuamente assente dal paradiso per accendere la luce a coloro che, sulla Terra, vivono nell'oscurità". In questo momento buio dell'umanità, con un virus che ci sta spaventando e disorientando, la luce dei Santi è quella che è più necessaria.
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