Le opere di San Francesco al «contrario»
Del «Guiness dei primati» è ormai un
habitué. Con le sue opere scritte al
contrario (da destra verso sinistra)
o con caratteri speculari(leggibili cioè soltanto allo specchio),il campobassano Michele Santelia ha già ottenuto riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale. La tecnica che utilizza è singolare. Santelia scrive contemporaneamente su quattro tastiere di computer bianche (ossia senza i caratteri impressi sui tasti). E senza mai guardare il terminale durante la
digitazione. Opere letterarie trascritte in
italiano o nella lingua originale. Anche arcaica e sconosciuta, dal geroglifico
all'idioma maya, dall'ebraico antico al cinese tradizionale.
Senza trascurare l'alfabeto cuneiforme, l'etrusco, l'osco, il fenicio. Insomma, roba ghiotta per chi ama le
originalità. Originale, oltre che ambizioso, Santelia lo è di certo, anche nel dichiarare suo maestro ispiratore Leonardo Da
Vinci. Adesso il molisano è pronto a presentare la sua ultima fatica letteraria,
«Opere di San Francesco Backwards»,con
cui ha digitato al contrario tutti gli scritti
del Patrono d'Italia: le Regole e le Esortazioni,il Testamento, le Laudi, le Ammonizioni e le Preghiere di San Francesco.
Un
libro importante, anche come peso specifico (oltre 21 chilogrammi). Più nello specifico 438 pagine, 28.191 parole e 161.988
caratteri, come ci tiene a specificare. Un
lavoro iniziato il 13 marzo 2013, giorno
della nomina di Papa Bergoglio, a cui Santelia si è ispirato. E a cui intende regalare il
suo libro.«Era da molto tempo-ha spiegato l'autore - che avrei voluto comporre
un'opera che riguardasse il nostro Santo
Patrono,che io amo tanto. Ma stranamente, quella mia inconscia, imperscrutabile
volontà interna che non soggiace a nessuna condizione o limite, non me lo ha mai
concesso.
E l'occasione mi è parsa giusta
quando è salito al soglio Pontificio Papa
Francesco. Da pochi giorni ho finito di
comporre l'opera è ho deciso di donarla al
Papa. Ma- ha aggiunto - prima di renderla
degna di finire nelle mani di un uomo
Grande per la nostra umanità, ho deciso
di farla benedire nella città dove è nato il
nostro Patrono, cioè ad Assisi, quindi nella Basilica di San Francesco». Detto fatto.
Santelia nei giorni scorsi è partito per
l'Umbria, per ottenere la benedizione.
Che ovviamente è stata impartita,dai frati
della basilica. Ora si prepara contattare il
Vaticano, per concordare la consegna
dell’opera al Santo Padre. Ma prima l’autore vuol conseguire un ultimo importante riconoscimento. L’omologazione da
parte del Guiness World Records. La candidatura sarà presentata nei prossimi giorni. La risposta dovrebbe arrivare rapidamente.(Il Tempo)
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