cronaca

Ripescato corpo senza vita nella Darsena di Livorno, è un sacerdote di Genova

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

E' stato ripescato questa mattina a Livorno, nella Darsena Vecchia. Nessun documento di identità ma con la tonaca da prete. E' di un sacerdote di Genova il corpo senza vita ritrovato nello specchio di mare davanti la caserma Santini della Guardia di Finanza. L'uomo, 42 anni, Don Giacomo Vigo, che svolgeva la propria missione all'oratorio San Filippo Neri, non era stato più visto nel capoluogo ligure dal 3 agosto. Ieri era stata presentata la denuncia di scomparsa. Il sacerdote è stato identificato grazie all'iban che gli è stato trovato indosso e che era riferito ad una persona che lo conosceva e ne ha consentito l'identificazione. Il medico legale Luigi Papi, che ha ispezionato il corpo senza vita, ha escluso qualunque forma di violenza che potesse essere in alcun modo causa del decesso dell'uomo. A renderlo noto è la questura livornese. 


Non sono state riscontrate neppure ferite esterne compatibili con cause accidentali e ciò fa propendere gli inquirenti per l'ipotesi del suicidio. Si riferisce inoltre che l'uomo avesse, da qualche giorno, interrotto la terapia farmacologica cui era sottoposto e avesse detto ai confratelli di andare a far visita alla madre. Dalla mamma però Don Giacomo Vigo non si è mai presentato. Probabilmente ha raggiunto Livorno da solo, dove si sarebbe poi tolto la vita ieri sera o nella notte. 


Il corpo è stato avvistato da un passante mentre galleggiava tra le barche all'ormeggio: ancora da chiarire le cause del decesso. Sull'episodio indaga la polizia portuale. Non ci sarebbero segni di violenza. Ancora non è chiaro come il corpo sia finito in una parte del porto particolarmente sorvegliata. Tra le ipotesi anche quella che sia arrivato in quel punto portato dalle correnti portuali o forse dal reticolo di canali di Livorno.



Da tempo il religioso sarebbe stato vittima di depressione. Questo contrasta però con il ritratto che ne viene fatto da confratelli e frequentatori dell'oratorio, rimasti stupiti dalla notizia della morte. Per loro Don Giacomo Vigo era 'l'immagine della serenità'. Il religioso viene descritto come persona timida e riservata, molto disponibile all'ascolto: si occupava in particolare delle confessioni. (Repubblica)

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