cronaca

Raid aereo colpisce ospedale Medici senza frontiere

Redazione online EPA/YAHYA ARHAB
Pubblicato il 30-11--0001

Undici morti e una ventina i feriti, tra cui un membro dello staff di Msf

Un nuovo ospedale di Medici senza frontiere è stato semidistrutto dalle bombe. È accaduto nel nord dello Yemen, non lontano da una zona presidiata dai ribelli Houti, che combattono la coalizione del presidente Hadi, accusata di aver ordinato l’attacco. Il raid aereo ha fatto 11 morti e una ventina di feriti, tra cui un membro dello staff di Msf. Il servizio di Alessandro De Carolis:

Non è certo nuova, ma sembra essere l’agghiacciante tattica militare del momento in Medio Oriente: bombardare gli ospedali, uccidere malati e feriti e chi li cura. È accaduto in Siria, in Afghanistan e adesso nello Yemen. A essere colpita e parzialmente distrutta di  nuovo una struttura gestita da Medici senza frontiere, l’Abs Hospital, situata vicino a Saada, roccaforte dei ribelli sciiti Houti, fedeli all’ex presidente Saleh. Proprio loro hanno accusato del bombardamento la coalizione a guida saudita, che sostiene il presidente Hadi e che non ha rilasciato commenti sull’accaduto. Nella stessa regione, due giorni fa sotto il tiro delle bombe era finita una scuola. Bilancio: 10 bambini tra gli 8 e 15 anni morti e 28 feriti. Si tratta "del quarto attacco contro una nostra struttura in meno di 12 mesi", ha denunciato Medici senza frontiere, e stavolta teatro del disastro un conflitto semi-dimenticato, che finora nello Yemen ha causato la morte di 6.400 persone, metà delle quali civili, e 2 milioni e mezzo di sfollati. (Radio Vaticana)

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