Nubifragio nelle Marche: 10 morti e 4 dispersi
Centottanta vigili del fuoco al lavoro
E' salito a 10 il bilancio delle vittime dell'alluvione che ha colpito le Marche. Ad aggiornare il bilancio è stata la prefettura di Ancona. "Ci sono stati momenti di terrore, con quantitativi di acqua veramente straordinari".
Così il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio dopo la riunione in prefettura ad Ancona alla quale hanno partecipato anche i vertici dei vigili del fuoco, il capo dipartimento Laura Lega e il capo del corpo Giorgio Parisi. "E' piovuto in qualche ora un terzo di quello che normalmente piove in queste zone in un anno - aggiunge - e in alcune zone ha piovuto il doppio di quello che piove in estate. E stato un quantitativo di acqua che si è riversato sui territori in maniera repentina portando scompiglio e morte".
Sono almeno centottanta i vigili del fuoco al lavoro nella zona del nubifragio che ha colpito la regione: sono state salvate nella notte decine di persone rifugiatesi sui tetti delle abitazioni e sugli alberi, spiega il Corpo dei vigili del fuoco. Più di centocinquanta gli interventi che sono stati effettuati.
"Al momento sono dispersi una madre con una figlia di circa 8 anni che cercavano di scappare. E in un'altra situazione scappavano sempre una madre e un figlio: in questo caso la mamma si è salvata". E' il sindaco di Barbara, Riccardo Pasqualini, che ha fatto il bilancio dei dispersi del nubifragio.
Intanto arrivano i messaggi di solidarietà da tutta Italia. "Ho ricevuto le chiamate del capo dello Stato, Sergio Mattarella e del presidente del Consiglio Mario Draghi", riferisce il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli. "Il presidente Mattarella ha espresso la solidarietà alla nostra comunità e gratitudine a tutti quanti stanno instancabilmente lavorando per i soccorsi - aggiunge -. Draghi ha espresso la sua vicinanza rassicurandomi sul supporto per ogni necessaria esigenza. Il dolore per quanto accaduto è profondo ma la comunità marchigiana è forte e saprà reagire".
Oltre alle vittime, ci sono danni al momento incalcolabili. Il fiume Misa, in piena per le violenti piogge di questa notte, ha anche rotto le balaustre in pietra del ponte Garibaldi nel centro storico di Senigallia. Nel cuore della cittadina della Marche sono visibili i danni procurati dai detriti, rami e fango, trascinati dal torrente. Molti cittadini sono all'opera per svuotare cantine e negozi allagati. Testimoni riferiscono di non avere mai visto "una cosa del genere".
Oggi il maltempo potrebbe dare una tregua temporanea ma nuovi temporali potrebbero abbattersi nelle zone domani. Il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi, oltre ad esprimere il suo "profondo cordoglio per le vittime dell'alluvione", informa che in queste ore si sta anche verificando, con gli uffici territoriali, la situazione delle scuole. Tra le notizie che si stanno raccogliendo in queste ore, quella di due donne disperse a Barbara, frazione di Senigallia. Sono una madre di 56 anni con la figlia 17enne. Il fratello, Simone di 21 anni, trascinato dalla corrente del Nevola, si è salvato attaccandosi a un ramo di una grossa pianta per due ore. La madre e la sorella sono state trascinate via e sono disperse. "L'acqua me le ha portate via davanti agli occhi", ha raccontato il giovane visibilmente scosso. Sui posti flagellati dall'ondata d'acqua ci sono i vigili del fuoco, la Croce Rossa Italiana, volontari; anche Caritas è sul territorio per valutare le prime esigenze alle quali rispondere. (Ansa)
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