cronaca

Liliana Segre: Preghiera laica al popolo no vax

Redazione Ansa
Pubblicato il 30-12-2020

L'appello della senatrice a vita

Si legge da un po' di tempo come diverse persone abbiano espresso la volontà di non vaccinarsi dal Covid 19. I motivi possono essere tra i più disparati e non sarò certo io a voler sindacare le ragioni intime e profonde di ciascuna persona. Sarebbe assurdo far diventare una questione ideologica, dopo tanti lutti e dolori, anche una scelta che è innanzitutto di tipo sanitario. E in questo senso sono particolarmente vicina alla giovane infermiera dell' ospedale Spallanzani di Roma, Claudia Alivernini, oggetto di un' assurda campagna d' odio sui social, perché so bene cosa si prova quando, essendo del tutto innocenti, si viene attaccati per la sola colpa di esistere.

Vorrei ricordare, e mi sembra quasi strano debba essere io a farlo, come i mesi appena trascorsi siano stati tra i più drammatici di questi ultimi anni e come la pandemia abbia cambiato in profondità le nostre abitudini e in definitiva il nostro modo di intendere la vita. Il virus è quel nemico subdolo e invisibile con il quale pensavamo che non ci saremmo mai dovuti confrontare.

Ricordate? Quando ascoltavamo appena nel dicembre dello scorso anno le notizie che arrivavano dalla lontana città di Whuan, l' epidemia ci sembrava ancora una malattia distante e quasi esotica, impossibile immaginarla fin dentro le nostre case. Poi una mattina ci siamo svegliati e abbiamo scoperto, come sempre succede, che il "nemico" era già fra noi, non aveva chiesto permesso per entrare nelle nostre vite. Il virus mieteva (e miete) le sue vittime senza riguardo per nessuno.

Vedete, davanti a un nemico visibile, dichiarato, palpabile e netto, ognuno cerca di comportarsi come meglio può: si può combattere duramente, si può essere indifferenti aspettando che passi, oppure ci si può perfino adeguare scendendo a patti. La Storia è piena di casi del genere. Ma davanti a un nemico invisibile come questo, il cui unico obiettivo è la propria sopravvivenza e dunque la conquista totale degli individui e in definitiva la loro distruzione e quella dell' Umanità, allora non ci sono alternative, bisogna combatterlo.

E al momento l' unica vera arma che abbiamo a disposizione sono i vaccini. La scelta dunque diventa netta: o vaccinarsi, cioè combattere, oppure non vaccinarsi. Perché è chiaro che senza fare nulla non si va molto lontano. Tanto più che oggi a tutti è data la possibilità di informarsi e di sapere che una determinata procedura sanitaria è utile per tutti e non solo per alcuni. Lo sforzo scientifico mondiale cui abbiamo assistito, la condivisione dei dati e delle scoperte, è senza precedenti nella storia dell' umanità, in pochissimi mesi è stato trovato un vaccino che scienziati e medici considerano sicuro e che rimane l' unico modo per porre fine a questo anno di tormenti, chiusure e distanziamenti sociali, definizioni che, se ci pensate, sono di per sé terribili. Dobbiamo decidere di chi vogliamo fidarci e anche se sembra scontato, posso capire che per alcuni non sia così semplice. Ognuno insomma, si ritrova da solo di fronte alla propria coscienza.

Così posso dirvi ciò che farò io: appena sarà possibile mi vaccinerò. E dico di più: è una scelta che avrei fatto in qualunque momento della mia lunga vita. Ho sempre fatto vaccini, quelli ritenuti utili e indispensabili e adesso penso che vaccinarsi contro il Covid 19 sia una scelta che dovrebbe essere spontanea e naturale, per il proprio bene. E soprattutto per il bene degli altri, dell' intera umanità. Quindi ne sono convinta, l' anno che ci aspetta sarà di grande speranza. Ne abbiamo tutti bisogno. Auguri. (La Stampa)

Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.

Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA