cronaca

La magia della balena grigia nel golfo di Napoli

Fulvio Bufi Archivio Ansa
Pubblicato il 22-04-2021

L'esemplare vive nel Pacifico, avvistato più volte

Una balena grigia sta attraversando le acque del Mediterraneo e da giorni viene avvistata tra la costa laziale e quella campana. Guardia costiera e studiosi della Stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli hanno cercato di indirizzarla verso il mare aperto, ma il cetaceo appare disorientato, oltre che piuttosto magro. È la prima volta che viene registrata la presenza di una balena grigia in acque italiane. E si tratta di un evento eccezionale perché l' Eschrichtius robustus (questo il nome scientifico) è presente soltanto nell' Oceano Pacifico, mentre dall' Atlantico i cacciatori di balene ne provocarono l' estinzione tre secoli fa. Ora gli studiosi si chiedono come abbia fatto quest' esemplare che appare lungo non più di 7 o 8 metri e quindi si presume sia molto giovane, ad arrivare fino alle coste italiane. «Se le stime sulle dimensioni sono esatte, dovremmo essere in presenza di una balena di circa sei mesi, al massimo sette, quindi probabilmente appena svezzata», spiega Maddalena Jahoda, biologa dell' Istituto Tethys e autrice del libro Balene salvateci (Mursia). 

«Potremmo anche spingerci a ipotizzare che sia nata nell' Atlantico, e sarebbe davvero una buona notizia perché significherebbe che dopo tre secoli questo oceano ricomincia a colonizzarsi», aggiunge la biologa dell' Istituto Tethys, che sta seguendo questa vicenda sin dal primo avvistamento avvenuto al largo di Ponza. Seguito da quelli di fronte alla Costiera sorrentina, quindi davanti al litorale flegreo, dove il cetaceo ha anche rischiato di rimanere intrappolato tra le reti degli allevamenti di mitili, e ieri infine nei pressi di Gaeta. Più volte l' esemplare è stato filmato, e molte imbarcazioni si sono avvicinate fino a toccarlo. Sulla pagina Facebook del Gruppo subacquei Fipsas di Napoli c' è il video dell' incontro avvenuto lunedì mattina nelle acque di Baia. Le immagini trasmettono l' emozione e l' entusiasmo dei presenti sul gommone, dove una ragazza si sporge e accarezza a lungo la balena. 

Si tratta di cetacei molto socievoli, ma in questo caso, dice la biologa Jahoda, «non bisogna avvicinarsi troppo se non si sa come farlo. Lo dico per tutelare l' esemplare, che è molto stressato e non so se qui saprà trovare il cibo per nutrirsi». Ma se questa balena non fosse nata nell' Atlantico, come può aver fatto ad arrivare qui? «Se in realtà avesse più di un anno - spiega l' esperta - potrebbe essersi spinta oltre l' Artico, trovando la strada libera a causa dello scioglimento dei ghiacciai, e oltrepassando la zona dove in primavera la balena grigia migra dopo essere nata in inverno nel sud del Pacifico. Potrebbe essere così arrivata fino all' Atlantico e poi aver raggiunto lo stretto di Gibilterra e quindi il Mediterraneo e le nostre coste». (Corriere della Sera)

 

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