cronaca

Il Card. Bassetti fuori dalla Terapia intensiva

Maurizio Troccoli Ansa Ciro Fusco
Pubblicato il 14-11-2020

"Sollievo" in diocesi

Il presidente della Cei, Cardinale Gualtiero Bassetti, è fuori dalla terapia intensiva. Confermate le indiscrezioni di Umbria24: dopo le ultime verifiche dei parametri per la decisione definitiva, alle 18 l’arcivescovo è stato trasferito nel reparto dove già si trovava prima della Rianimazione.

Buona notizia «Il lieve miglioramento» dell’ultimo bollettino medico sulle condizioni di salute del cardinale Bassetti ha ora un’appendice: il presidente della Cei, non è più ricoverato nel reparto di Rianimazione, ma è stato nuovamente trasferito nel reparto di Medicina, dove era stato ricoverato il giorno del suo arrivo in ospedale. Sono passati 15 giorni che hanno tenuto in trepida attesa non soltanto l’Umbria e l’Italia ma il mondo cattolico, visto l’alto incarico ricoperto da Bassetti. Una buona notizia? Assolutamente si anche se il decorso della malattia, come noto, è imprevedibile, ma intanto, come Umbria24 ha riferito, da giorni, al di fuori dell’ufficialità del bollettino, le terapie adottate, dai sanitari, hanno provocato, dei miglioramenti dei parametri vitali, con restringimento del processo infiammatorio causato dal covid.

Visita del frate Chiaramente proseguirà il monitoraggio costante come avviene per tutti i pazienti covid, ma intanto si registra che il Cardinale in questi giorni di degenza in Rianimazione, ha sempre ricevuto la visita di un frate che presta servizio presso la cappellania del Santa Maria della Misericordia. Ovviamente il religioso ha dovuto indossare lo speciale abbigliamento che utilizzano i sanitari per intrattenersi con il Cardinale, pregando con lui e portandogli la Comunione. Le condizioni di spirito del Cardinale sono state sempre volte alla serenità, all’accettare le conseguenze della malattia, pregando proprio per i malati come lui, come del resto aveva già fatto, poche ore prima del trasferimento in ospedale. Da fonti sanitarie si apprende che la degenza potrà essere ancora lunga, ma intanto la decisione che è stata presa, autorizza ad un cauto ottimismo. Delle decisioni prese dai sanitari sono state tenute al corrente i vertici della Curia che tengono costantemente i contatti anche con la Cei. Il Cardinale Bassetti ha inoltre potuto parlare in videoconferenza con il vescovo di Perugia monsignor Salvi, che gli ha riferito, della telefonata di Papa Francesco.

Sollievo in Curia «Accogliamo con soddisfazione la notizia che il nostro cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti ha lasciato il reparto di Terapia intensiva Covid 2, per essere nuovamente curato presso la struttura di Medicina d’Urgenza Covid 1 dell’ospedale “Santa Maria della Misericordia di Perugia” dove era stato ricoverato lo scorso 31 ottobre». A dirlo, nel comunicare la notizia alla comunità diocesana perugino-pievese, è il vescovo ausiliare Marco Salvi, ancora positivo asintomatico al Covid-19. «E’ una notizia confortante sapere che il cardinale Bassetti sia stato appena dimesso dalla Terapia intensiva – commenta Salvi –, perché conferma il ‘lieve miglioramento’ del suo stato di salute annunciato dai medici nel bollettino diramato il 13 novembre dalla Direzione dell’ospedale. Il quadro clinico resta comunque serio e il cardinale necessita di un costante monitoraggio e di cure appropriate. Per questo è necessario proseguire incessantemente nelle preghiere per il nostro Pastore, per tutti i malati e per gli operatori sanitari che si prendono cura di loro. A questi va il nostro più sentito ringraziamento e apprezzamento per quanto fanno quotidianamente nell’alleviare le sofferenze dei tanti pazienti». (Umbria24)

Le prime dichiarazioni del cardinale Bassetti

Le prime parole del cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, trasferito dalla struttura di Terapia Intensiva 2 alla degenza ordinaria di Medicina d’Urgenza COVID 1 a Perugia: “Desidero ringraziare il Signore per essermi accanto, con la Sua misericordia, in questo momento di prova. Ringrazio l’Azienda Ospedaliera di Perugia Santa Maria della Misericordia e il personale sanitario che si stanno prendendo cura di me e di quanti sono ammalati. Ringrazio quanti mi sono vicini con la preghiera e l’affetto. Raccomando a tutti di continuare a pregare per quanti soffrono e vivono situazioni di fatica”.

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