Le visite dei pontefici
I luoghi del primo presepe di Francesco si trasformano in Covid Hotel
La solidarietà dei frati minori di Greccio
Greccio, Valle Reatina. In questo luogo san Francesco ha creato 800 anni fa il primo presepe della storia. Ma in queste settimane che ci accompagnano verso il Natale, Greccio e i suoi frati francescani, saranno ricordati anche per un grande gesto di solidarietà nei confronti di chi lotta contro la pandemia.
I FRATI E IL VESCOVO
È stato attivato, infatti, venerdì 27 novembre, il Covid Hotel realizzato presso l’Oasi francescana “Gesù Bambino”. La struttura è stata messa a disposizione della Asl di Rieti dalla Provincia dei Frati Minori di San Bonaventura su indicazione del vescovo Domenico Pompili, con il contributo della Chiesa di Rieti e della Fondazione Varrone.
CHI SARA’ OSPITATO NELL’OASI FRANCESCANA
L’edificio immerso nel verde, scrive www.rietinvetrina.it, ospiterà pazienti Covid-19 positivi asintomatici, non critici o in via di guarigione, autosufficienti, che non possono essere assistiti a domicilio per impossibilità di isolamento, di assistenza, di supporto familiare.
“MESSAGGIO D’AMORE E ACCOGLIENZA”
«Al di là degli evidenti aspetti pratici – spiega il vescovo mons. Pompili – nella scelta di Greccio risuona il messaggio di amore e accoglienza del Natale e del presepe. A pochi metri dal luogo in cui san Francesco volle vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato a nascere Gesù per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, vengono infatti accolte alcune tra le persone più fragili di questo tempo difficile».
“ISPIRATI DALLA MISERICORDIA DI FRANCESCO”
Aggiunge il Ministro provinciale padre Massimo Fusarelli: «I Frati Minori sono lieti di poter condividere questo ampio spazio con persone vulnerabili e fragili a causa dell’attuale pandemia, nello spirito che ha condotto san Francesco tra coloro che al suo tempo erano affetti da altri tipi di contagio. L’esperienza di misericordia che il Poverello ha fatto anche in questa Valle di Rieti, continui a ispirarci oggi, per non lasciarci inaridire umanamente e spiritualmente da quanto sta accadendo».
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