Francesco alla Fao: 'Fame non solo tragedia, ma anche vergogna'
Videomessaggio per la Giornata mondiale dell'alimentazione, che cade quest'anno nel 75.mo di fondazione della Fao
In un’epoca piena di contraddizioni, è necessario rispondere alla sfida della fame nel mondo con azioni concrete perché è “una vergogna” per l’umanità che tanti “continuino a morire per mancanza di cibo”. Papa Francesco lo afferma senza mezzi termini nel videomessaggio indirizzato a Qu Donguy, direttore generale della Fao. L'occasione è la Giornata mondiale dell'alimentazione che si celebra oggi, nella data della fondazione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, il 16 ottobre 1945.
La celebrazione dell'anniversario della Fao
Alla cerimonia virtuale, promossa per celebrare il 75.mo anniversario dell'agenzia Onu, partecipano gli ambasciatori speciali della FAO e i vertici delle altre agenzie delle Nazioni Unite con sede a Roma. L'evento prevede diversi messaggi e inviti all'azione, quello di Papa Francesco, e poi del presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, e del segretario generale dell'Onu, António Guterres, affinché si trovino soluzioni, finalmente, al problema endemico della fame.
La parole di Papa Francesco
“La sua missione è bella e importante, perché voi lavorate con l’obiettivo di sconfiggere la fame, l’insicurezza alimentare e la malnutrizione” esordisce il Papa nel videomessaggio alla Fao. Ricordando che il tema dell’odierna Giornata mondiale dell’alimentazione è “Coltivare, nutrire, preservare. Insieme", Francesco sottolinea la necessità di azioni congiunte e di una “volontà ferma” per dare speranza a persone e popoli. Quindi prosegue: "Nel corso di questi 75 anni, la Fao ha imparato che non basta produrre cibo, ma che è anche importante garantire che i sistemi alimentari siano sostenibili e offrano diete salutari e accessibili a tutti. Si tratta di adottare soluzioni innovative che possano trasformare il modo in cui produciamo e consumiamo gli alimenti per il benessere delle nostre comunità e del nostro pianeta, rafforzando così la capacità di recupero e la sostenibilità a lungo termine".
Riguardo alla fame siamo tutti responsabili
In questo tempo segnato dalla pandemia, è ancora più necessario, afferma Papa Francesco, sostenere le iniziative di organizzazioni come Fao, Pam (Programma Alimentare Mondiale) e Ifad (Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo), per promuovere “un’agricoltura diversificata” e lo sviluppo rurale dei Paesi più poveri. E occorre farlo in un’epoca dove da una parte la scienza compie grandi progressi, dall’altra si registrano “molteplici crisi umanitarie”. Il Papa osserva amaramente che, nonostante tutti gli sforzi compiuti fin qui, secondo le statistiche il numero delle persone colpite dalla fame e dall’insicurezza alimentare sta crescendo. E l’attuale pandemia non farà che peggiorare le cose. Quindi Francesco afferma: "Per l’umanità la fame non è solo una tragedia ma anche una vergogna. È provocata, in gran parte, da una distribuzione diseguale dei frutti della terra, a cui si aggiungono la mancanza di investimenti nel settore agricolo, le conseguenze del cambiamento climatico e l’aumento dei conflitti in diverse zone del pianeta. D’altra parte si scartano tonnellate di alimenti. Dinanzi a questa realtà, non possiamo restare insensibili o rimanere paralizzati. Siamo tutti responsabili".
La proposta del Papa: no alle armi, sì allo sviluppo
Papa Francesco torna a richiamare la comunità internazionale al dovere di mettere in campo politiche e azioni all’altezza della sfida. Esorta a non fermarsi a discussioni “dialettiche o ideologiche”, permettendo “che nostri fratelli e sorelle continuino a morire per mancanza di cibo”. E ribadisce una proposta già avanzata nella sua recente enciclica Fratelli tutti: "Una decisione coraggiosa sarebbe costituire con i soldi che s’impiegano nelle armi e in altre spese militari “un Fondo mondiale” per poter eliminare definitivamente la fame e contribuire allo sviluppo dei paesi più poveri. In tal modo si eviterebbero molte guerre e l’emigrazione di tanti nostri fratelli e delle loro famiglie che si vedono costretti ad abbandonare la propria casa e il proprio paese per cercare una vita più dignitosa".
A tutti sia assicurato l'accesso al cibo
Al termine del videomessaggio l’augurio e la benedizione del Papa alla Fao e a quanti lavorano nell'organizzazione per il proseguimento di un’attività che diventi “sempre più incisiva e più feconda”, indirizzata a nutrire gli affamati e salvaguardare la terra. (Vatican News)
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