Clima, il 2020 è stato l’anno più caldo
L’importanza del permafrost in Siberia e della banchisa nell’Oceano artico
Aumenta la tendenza del pianeta a riscaldarsi e aumentano i gas serra. Questi i dati emersi dall’'European State of the Climate 2020, il rapporto annuale sullo stato del clima europeo del servizio Copernicus. In particolare, le regioni artiche della Siberia hanno registrato temperature di 4 gradi superiori alla media, mentre in Europa la temperatura media ha superato di 0,4 gradi la media dei cinque anni più caldi, tutti nell'ultimo decennio. Il riscaldamento, inoltre, è particolarmente marcato durante l'inverno, con 1,4 gradi più del record precedente e 3,4 più della media dei 40 anni fra il 1981 e il 2020. L’aumento delle temperature danneggiano particolarmente le regioni artiche, provocando la riduzione della calotta glaciale ai minimi storici.
Mercalli: l’importanza del permafrost per il nostro futuro
Commentando a Vatican News le informazioni del rapporto Copernicus, Luca Mercalli, presidente della Società meteorologica italiana, tra le prime realtà ad aderire alle “Comunità Laudato sì”, si sofferma sulle allarmanti anomalie di calura registrate in Siberia, un territorio enorme, ricorda, lontano dalla nostra visione culturale ma cruciale per il nostro futuro. “In Siberia – dice - c’è il permafrost, un enorme quantità di suolo gelato, da migliaia o milioni di anni, che se comincia a scongelarsi libera a sua volta altre ingenti quantità di gas a effetto serra, amplificando fuori controllo il riscaldamento globale”. A preoccupare, davanti alla Siberia, c’è poi l’Oceano artico, dove il caldo sta facendo fondere la banchisa, provocando uno sconvolgimento totale sia in termini di ecologia che di clima “perché – spiega - dove c’è ghiaccio l’energia del sole viene riflessa verso lo Spazio perché il ghiaccio è bianco, ma se togliamo il ghiaccio c’è l’Oceano, che è blu scuro e capta tutto il calore solare e si riscalda ancora di più, mettendo in atto un altro di questi sistemi di auto-amplificazione, una sorta di effetto domino”.
Le conseguenze sull’inquinamento
Le concentrazioni nell'atmosfera dei gas a effetto serra, in particolare le potenti CO2 e metano, sono rispettivamente aumentate dello 0,6% e dello 0,8% durante l'anno e sono arrivate ai livelli più alti mai raggiunti dall'inizio delle misurazioni satellitari, nel 2003. Queste le conseguenze in termini di inquinamento, spiegate dall'autrice del rapporto di Copernicus, Freja Vamborg.
A Washington il summit internazionale sul clima
Organizzato dagli Stati Uniti, si apre oggi un vertice virtuale di due giorni sul clima che vedrà la partecipazione di una quarantina di leader globali, scienziati ed esperti. L’obiettivo è rilanciare l'impegno della comunità internazionale, in preparazione della Cop26, la Conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico del prossimo novembre a Glasgow. Sarà anche l’occasione per gli Stati Uniti di confermare la nuova rotta voluta dell’amministrazione Biden appena rientrato nell'Accordo di Parigi del 2015, dopo l'uscita decisa dall'ex presidente Donald Trump. Secondo quanto anticipato dal Washington Post, Joe Biden si impegnerà a dimezzare le emissioni degli Stati Uniti entro il 2030. Intanto, ieri l’Unione europea ha raggiunto un accordo per la legge sul clima. L'intesa prevede neutralità climatica al 2050 e taglio delle emissioni al 2030 di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990.
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