5 anni senza Giulio
La madre di Regeni: 'Dal 2016 tante frasi vuote e bugie'
Un minuto di silenzio, ieri sera, davanti alla chiesa del Comune di Fiumicello (Udine), così hanno voluto papà Claudio e mamma Paola. Il tempo si è fermato alle 19.41, l' ora in cui il 25 gennaio del 2016 arrivò dal Cairo l' ultimo sms di Giulio Regeni prima di essere rapito. Del 28enne dottorando friulano iscritto all' Università di Cambridge e andato in Egitto per scrivere una tesi sui sindacati locali, non si seppe più nulla fino al successivo 3 febbraio, quando il suo cadavere martoriato fu ritrovato sul ciglio della statale che dal Cairo porta ad Alessandria. Cinque anni dopo, è il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a far sentire forte la sua voce per chiedere verità e giustizia per Giulio, «torturato e barbaramente ucciso dai suoi spietati aguzzini». Il capo dello Stato si rivolge direttamente alle autorità egiziane: «L' azione della Procura della Repubblica di Roma, tra molte difficoltà, ha portato a conclusione indagini che hanno individuato un quadro di gravi responsabilità. Presto saranno sottoposte al vaglio di un processo per le conseguenti sanzioni ai colpevoli. Ci attendiamo piena e adeguata risposta da parte delle autorità egiziane, sollecitate a questo fine, senza sosta, dalla nostra diplomazia».
(...) Ieri, nel quinto anniversario della morte di Giulio, su impulso del ministro Luigi Di Maio si è riunito a Bruxelles il Consiglio affari esteri dell' Ue per discutere proprio del caso Regeni. Ed anche se l' Egitto è un «interlocutore cruciale nel Mediterraneo», ha detto Di Maio, «nessun dialogo può avvenire a scapito dei diritti umani. L' Europa deve scegliere da che parte stare». E l' Europa ha risposto. Per l' Alto Rappresentante Joseph Borrell «il caso Regeni è una questione grave per l' intera Unione europea» e l' Ue «continua ad esortare l' Egitto a cooperare in pieno con le autorità italiane, affinché sia fatta giustizia». Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha voluto partecipare personalmente alla cerimonia di Fiumicello, dove a terra, sull' erba, sono state posizionate 33 candele come gli anni che avrebbe avuto oggi Giulio: «Vogliamo la verità a tutti i costi - ha detto Fico -. È una questione di Stato».
I genitori del giovane ricercatore, però, continuano a chiedere il richiamo dell' ambasciatore italiano dal Cairo e pure ieri hanno esternato grande amarezza: «In questi 5 anni - ha detto mamma Paola - abbiamo sentito tante parole vuote da parte delle istituzioni, ma anche bugie. Come quando il premier dell' epoca (Matteo Renzi, ndr ) disse di essere stato avvisato solo il 31 gennaio della scomparsa di Giulio. Ci sembra impossibile. Mi chiedo da allora perché mio figlio non sia stato salvato. È un pensiero che mi tormenta». (Corriere della Sera)
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