attualita

Tutti a Gomorra «Stregati» da Maria

Redazione CasertaNews
Pubblicato il 09-04-2019

A Casal di Principe i finalisti del premio della Fondazione Bellonci

La forza dei libri. E poi: il desiderio di una ragazzina, la lungimiranza di un sindaco, la generosità di tanti cittadini e la testardaggine di un giornalista cacciatore di buone notizie. Mettete insieme questi ingredienti e il risultato è che alla biblioteca di Casal di Principe arrivano, sabato prossimo, tutti e 12 i finalisti del Premio Strega per incontrare i ragazzi e spiegare, con la loro presenza, che i libri e la cultura ci rendono liberi.

Anche (soprattutto) nei territori più difficili. Il passo indietro è obbligatorio. Nel 2016 Maria Zagaria è una ragazzina sveglia e curiosa di 12 anni, che vive a Casal di Principe,nel Casertano, ed è abituata a vedere la sua cittadina citata per Gomorra,le lotte dei clan dei casalesi, i camorristi.

Maria frequenta la seconda media e la sua insegnante di Lettere invita lei e i compagni a scrivere a una persona «importante»: la ragazzina decide di indirizzare il messaggio al sindaco della sua città e cosa chiede? «Un posto dove confrontarmi e studiare con i miei amici, dove tutti i miei compaesani possano ritrovarsi per stare in compagnia e fare dibattiti su argomenti di attualità. Ma soprattutto un posto dove posso coltivare la mia più grande passione: la lettura». Il sindaco Renato Natale resta folgorato dalla richiesta e il giorno dopo è in classe: «Realizzeremo il tuo sogno», promette. Poi però, assecondato l’entusiasmo, bisogna fare i conti con la realtà:trovare un posto, un finanziamento, un progetto.

La catena di solidarietà

L’illuminazione arriva dopo un evento che ospita a Casal di Principe alcuni volontari di Solesino (Padova): Natale racconta che da lui la biblioteca non esiste ma che vorrebbe realizzare il sogno di Maria. La delegazione veneta torna a casa, si organizzano con il Consorzio delle biblioteche della loro provincia e spediscono in Campania un camion con 1500 volumi: la prima pietra della biblioteca.

A quel punto Natale rompe gli indugi. Non abbiamo una sede? E lui divide a metà la sala consiliare: la biblioteca nascerà lì, nel luogo troppo spesso diventato centro di potere mafioso, nel palazzo del Comune sciolto tre volte per infiltrazioni mafiose, che potrà rinascere e recuperare consenso anche attraverso la cultura. Arriviamo ora al terzo protagonista della storia. Luigi Ferraiuolo è un giornalista casertano, che nel 2009 convince la Curia, l’Ucsi locale (Unione cattolica stampa italiana) e l’Assostampa a fondare il premio «Buone notizie».

Spiega così: «Volevo far riflettere i colleghi su come si puòdiversamente raccontarequesta terra che è nota come terra dei fuochi, terra di Gomorra, terra della strage di Castel Volturno. Non per nascondere queste realtà mostruose, ma per valorizzare anche la terra di don Diana, di artisti e scrittori, di giovani che vogliono vivere liberi».

Ferraiuolo insiste: «Bisognava un po’ rivedere il nostro “marchio”, di cui siamo tutti diventati vittime anche per il racconto a volte deformato dagli obiettivi delle telecamere e dalla distanza». Il Premio viene istituito e a Caserta ogni anno arrivano giornalisti che valorizzano buone pratiche «e che qui incontrano da vicino un’immagine diversa di questa terra e di questa gente».

L’appello

Una buona notizia è anche quella della biblioteca di Casal di Principe. «La storia di Maria e del sindaco Natale rischiava di restare relegata lì e invece meritava una ribalta anche per animare la biblioteca», continua Ferraiuolo. Lancia così la «Chiamata alle arti» con un appello ripreso sulle pagine del Corriere della Sera e di questo inserto: «Venite a Casale a incontrare gli studenti», è la richiesta a scrittori e intellettuali.

E il mondo culturale si mobilita: mentre da tutta Italia continuano ad arrivare libri in dono alcuni scrittori come Erri De Luca, Giovanni Floris, Federico Varese, Costanza Rizzacasa d’Orsogna, Enzo Muscia arrivano a Casal di Principe e parlano di cultura e libri con questi ragazzi. In quei giorni arriva anche la telefonata di Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci che cura lo storico Premio Strega: «Ci siamo anche noi», promette.

«Dopo aver letto l’appello -ricostruisce Petrocchi- abbiamo anzitutto donato molti volumi alla biblioteca perché ci è sembrato giusto far crescere il loro patrimonio librario. Poi abbiamo organizzato l’incontro che va esattamente nello spirito della nostra Fondazione, nata per promuovere e sostenere la lettura cominciando dagli under 19. Ogni anno lavoriamo con molte scuole che poi partecipano al Premio Strega Giovani leggendo i libri dei finalisti e scegliendo il loro romanzo pre ferito».

Cinquanta scuole e 500 studenti coinvolti in tutta Italia: «Funziona - insiste Petrocchi - perché se dai valore al giudiziodeiragazziliresponsabilizzi e in questo modo promuovi la lettura». Fondazione Bellonci contatta i 12 finalisti e propone la tappa a Casal di Principe: «Con i nostri autori facciamo spesso incontri nelle scuole.

Questa volta però ci muoviamo tutti insieme e speriamo di lanciare un segnale forte: andiamo in un luogo simbolico per rendere plasticamente evidente quanto la cultura possa recuperare uno spazio alla convivenza civile e quanto la cultura della legalità sia più forte di ogni infiltrazione mafiosa. Questo principio è nel dna della nostra Fondazione e vogliamo spiegare ai giovani di queste zone difficili e coraggiose che la lettura è uno spazio di libertà e condivisione».

Ferraiuolo, supportato dal sindaco Natale e dalle scuole di Casal di Principe, sta organizzando l’evento che si svolgerà prima nella biblioteca e poi, per garantire posto a tutti, nel Teatro della Legalità della città. In prima fila ci sarà ovviamente Maria Zagaria, che oggi frequenta la prima superiore e con lei gli studenti di tutte le scuole di Casal di Principe (anche una rappresentanza delle elementari) e degli istituti campani che partecipano al Premio Strega Giovani. Insieme per dire che «questa non è la terra di Gomorra,ma la nostra terra».


Elisabetta Soglio - Buone notizie, Corriere della Sera

Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.

Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA