The future games of Umbria, il progetto dei ragazzi del Liceo Scientifico di Assisi - GUARDA IL VIDEO
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Nell’ambito del Progetto "The future games of Umbria", il Liceo Scientifico "Principe di Napoli" di Assisi ha colto con entusiasmo l’occasione per raccontare una storia di ricomposizione e innovazione, basandosi sull’idea fondante espressa da noi alunni coinvolti, che un evento tragico come quello del terremoto debba essere uno spunto importante per una ricostruzione (sia in senso metaforico che pratico) di qualità, nel massimo rispetto dell’ambiente e degli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Grazie a vari incontri pomeridiani, serali e notturni del gruppo di lavoro, spaziando attraverso molteplici idee per l’elaborato video, si è in ultimo optato per coniugare storia e inerenza al tema del terremoto con una avveniristica tecnica fotografica che ha permesso di realizzare, nella Piazza Inferiore di Assisi, una sagoma luminosa dell’Umbria simbolo del progresso tecnologico e della luce, individuati come base per il futuro della nostra Regione.
La tecnica sopracitata è meglio nota come light painting, in cui una sorgente di luce viene utilizzata per ottenere immagini eteree. Esse appaiono nelle nostre foto grazie al movimento della luce che viene catturata durante la lunga esposizione di 30 secondi, utilizzando un’apertura del diaframma della fotocamera ridotto a f/22 e una sensibilità del sensore ISO pari a 100. Dopo molti test preventivi per selezionare il tipo ottimale di fonte luminosa e il relativo supporto (torce elettriche di varie potenze e diametro su acetato o su policarbonato, spade laser, scintille emesse da sparkler - stelline di capodanno), si è optato per l'uso di due strisce LED rigide, unite assieme e alimentate a batteria.
Anche la ricerca della giusta prospettiva per rendere distinguibile la sagoma dell’Umbria ripresa con un obiettivo grandangolare da 14 mm, ha richiesto svariate prove per la simulazione dell'aberrazione ottica, ottenuta prima con il software "Autocad 3D - tridimensionale" e poi con il fotoritocco tramite "Photoshop". L'esecuzione della forma dell'Umbria su teli di plastica ha richiesto diciotto ore di lavoro, realizzato tramite la proiezione a pezzi della nostra Regione su una parete per poter ricalcare la sagoma lunga quasi 12 metri.
Allo stesso tempo si è deciso di costruire delle figure di cartone quali negativi delle scritte illuminate in seguito tramite la medesima tecnica realizzativa, a indicare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals) creati e promossi dall'Organizzazione delle Nazioni Unite. La ripresa finale, dopo quattordici ore di preventive prove in notturna, è stata effettuata nella Piazza Inferiore di Assisi al tramonto. Il lavoro è iniziato nel primo pomeriggio per poter ricavare time-lapse esplicativi del procedimento, sia fotografici ad alta definizione che video, e soprattutto per rendere possibili le riprese tra le 17:00 e le 19:00, l'orario più adatto per far risaltare la grandiosità della Basilica e la luce artificiale utilizzata.
Durante la sistemazione a terra della sagoma dell'Umbria e il suo disegno con il nastro adesivo che è servito a identificare la traiettoria da compiere correndo con la luce, è stato piacevole ricevere l’aiuto di molti turisti presenti, che spontaneamente hanno fornito oggetti in loro possesso per appianare il telo particolarmente mosso a causa del forte vento.
Le riprese sono state acquisite tramite due telecamere professionali possedute da noi studenti e nel complesso l’intera produzione si è avvalsa di un budget irrisorio. Sono inoltre state impiegate altre cinquanta ore per la scelta degli effetti speciali, delle musiche, delle frasi esplicative, dei sottotitoli, del fotoritocco delle immagini finali e del montaggio effettuato con il software "Premiere Pro".
Il progetto, che ci ha impegnato per quasi cento ore totali, è stato reso possibile grazie all'assiduità degli alunni e dei professori coinvolti, all'entusiasmo e alla freschezza di intenzioni che hanno continuamente alimentato il gruppo durante la redazione dell'elaborato con tecniche miste e mai usate prima in ambito scolastico. Il concetto chiave è dunque che l’Umbria del futuro (e anche del presente che stiamo costruendo) è quella che ha come propulsione noi giovani e la tecnologia; è quella che rispetta il territorio e le culture; è quella che procede fiera, ma ricorda il suo passato.
Gli studenti delle classi quinte, coinvolti nel Progetto
Gregorio Alessandretti
Greta Alessandretti
Pietro Del Forno
Lorenzo Cirelli
Maria Elena Corradini
Luigi Gargiulo
Chiara Grilli
Lorenzo Malagigi
Umberto Palladin
Chiara Pieretti
Emanuele Pizziconi
Giulia Placidi
Damiano Rocco
Miguel Angel Torres Alegre
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