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Sassoli, costruttore di pace, testimone della cura degli altri

Redazione Ansa - JULIEN WARNAND / POOL
Pubblicato il 11-01-2022

La sua scomparsa ci riempie di dolore

Il popolo della pace piange David Sassoli, sincero e autentico costruttore di pace. La sua improvvisa scomparsa ci riempie di un immenso dolore e tristezza.

Abbiamo perso un amico, un uomo mite, particolarmente attento agli ultimi, alle vittime dell’ingiustizia e della violenza. Una persona umile e gentile, capace di riconoscere le persone, di metterle al centro dell’attenzione e di mettersi al loro servizio. Da giornalista e uomo delle istituzioni democratiche, David Sassoli teneva tra le mani la bussola dei diritti umani. Per questo sapeva sempre da che parte stare, anche nelle situazioni più scomode e controverse, senza finzioni né equilibrismi.

“Dobbiamo sviluppare la nostra capacità di cura, in tutti i modi e a tutti i livelli e, come ci invita a fare Papa Francesco, sentire con forza la necessità di pensare e agire in termini di comunità” Così ci scrisse poche settimane fa, non potendo partecipare all’ultima marcia PerugiAssisi. “Essere costruttori di pace oggi vuol dire prendersi cura l’uno dell’altro e, soprattutto, impegnarsi a ridurre quelle disuguaglianze che persistono nelle nostre società.” Grazie David per quello che hai fatto, per quello che sei stato e per quello che continuerai ad essere: un testimone autentico della cura degli altri, un esempio e un riferimento per tutti i costruttori e le costruttrici di pace.

Flavio Lotti, coordinatore della Marcia PerugiAssisi

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