Rio 2016 e la favola d'oro di Viviani
Le medaglie d'oro sono tutte uguali, ma l'adrenalina trasmessa da Elia Viviani, oro nel ciclismo su pista nella specialità Omnium e da Rachele Bruni, argento nel nuoto di fondo, non sarà facilmente riproducibile.
Iniziamo dal veneto, che riporta un oro che nel ciclismo su pista mancava da 16 anni, da 20 in campo maschile. Sei prove: cinque fondamentali, la sesta della verità, la corsa a punti, dove tutto quello fatto di buono balla sul filo, soggetto a essere ribaltato. Viviani arriva all'epilogo al comando, trema quando dopo una carambola finisce a terra, poi reagisce e controlla mostri sacri come il britannico Cavendish e il danese Hansen. Mozzafiato anche la 10 km di fondo, già dura di per sé, resa selvaggia dalle acque agitate dell'oceano. Domina l'olandese all'olandese Van Rouwendaal, la Bruni dopo un arrivo convulso è terza per pochi decimi di secondo, ma non finisce lì. La francese Muller gioca sporco, l'affonda in fase di tocco e viene squalificata.
La giornata dell'atletica cala una delle poche carte azzurre: Libania Grenot è ottava nella finale dei 400 piani vinta dalla bahamense Shauane Miller con un tuffo sul traguardo (giudicato comunque secondo le regole) che penalizza Allyson Felix. Il giorno dopo il tris di Bolt e lo stratosferico Van Niekerk offre comunque tanta roba. Spicca la polacca Anita Wlodarczyk, che fa il primato mondiale nel lancio del martello con la misura di 82,29. Ma nella memoria resterà una fantastica gara di salto con l'asta, con finale a sorpresa: oro al brasiliano Thiago Braz da Silva con la misura di 6,03. Esce sconfitto invece il francese Renaud Lavillenie, che sembrava avere partita vinta dopo aver saltato 5,98 e poi non riesce nel saltop della disperazione, coperto da fischi -più calcistici che da atletica- della Torcida di casa.
Luci delle ribalta riconquistate dalla pallanuoto e dal beach volley. Il Setterosa dopo 12 anni riconquista una semifinale olimpica: la squadra del ct Conti batte 12-7 la Cina e ora si giocherà l'ingresso in finale contro la Russia. Sa di storico la semifinale conquistata nel beach volley dalla coppia Nicolai-Lupo: battuti 2-1 i russi Ljamin-Barsuk 2-1 (21-18, 20-22, 15-11). Sconfitta assolutamente indolore invece per il volley maschile, che dopo averle vinte tutte e centrato i quarti a passo di carica (avversario sarà l'Iran) si arrende 3-1 al Canada.
Per chiudere la più grande delusione, la boxe. La spedizione italiana, partita male tra sconfitte e frasi infelici (Russo su Mayweather e su Oliva), finisce se possibile ancora peggio. Esce anche Irma Testa, sconfitta nettamente dalla francese Mossely, e le speranze della vigilia naufragano in un mare che non porta medaglie. (La Repubblica-Luigi Panella)
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