Repubblica e Frati di Assisi insieme per salvare gli affreschi della Basilica di san Francesco
oltre cento testate giornalistiche mondiali, che hanno posto proprio il Sacro Convento al primo posto delle aree artistiche
Assisi una scommessa apparentemente impossibile da vincere: avviare i restauri della basilica inferiore del Sacro Convento di Assisi senza chiedere aiuti finanziari allo Stato, ma attraverso una campagna di raccolta fondi rivolta "a tutti gli uomini di buona volontà". È la scommessa che i frati del convento dove riposano le spoglie di San Francesco di Assisi sono decisi a vincere per riportare all'originario splendore i 620 metri quadrati di affreschi trecenteschi e secenteschi della Basilica Inferiore, il lungo nartece di ingresso che precede le navate con dipinti di Cesare Sermei, e la Cappella di Santa Caterina, affrescata dal pittore bolognese Andrea de' Bartoli (1368). I progetti di restauro sono stati già approvati dal ministero dei Beni culturali, tramite la soprintendenza dell'Umbria. Il costo complessivo dell'intervento è di 458.616,12 euro, di cui 175.999 per la Cappella di Santa Caterina (circa 200 metri quadri di affreschi) e di 282.617,12 per i restanti 420 mq del nartece d'ingresso.
La campagna - lanciata in primis da Repubblica in collaborazione con i frati di Assisi - finora ha raccolto oltre 50mila euro, una cifra ancora assai lontana dai preventivati 458mila. «Ma noi non disperiamo. Siamo certi che il cuore della gente, ma anche di grandi e piccoli sponsor, alla fine ci permetterà di avviare anche i lavori alla Basilica Inferiore», afferma sicuro padre Enzo Fortunato, portavoce del Sacro Convento e direttore del mensile San Francesco Patrono d'Italia. Padre Fortunato si appella «alla solidarietà di tutti, credenti, non credenti, uomini di buona volontà» e assicura che «l'obiettivo sarà raggiunto perché l'opera di custodia che i frati fanno da sempre per gli affreschi di Giotto, Cimabue e di tutti gli altri artisti presenti in basilica, alla fine sarà premiata da quanti amano l'arte, il bello, la fede e il messaggio di pace e fratellanza del Poverello».
E come prova cita il sorprendente risultato sui siti archeologici italiani promosso dal New York Times e da oltre cento testate giornalistiche mondiali, che hanno posto proprio il Sacro Convento al primo posto delle aree artistiche "meglio conservate", seguito dalla Cappella Sistina e dal Colosseo.
Per poter donare basta collegarsi al sito www.sanfrancesco.org per trovare tutte le informazioni.
Oppure tramite bonifico bancario su conto corrente della "Fondazione per la Basilica di san Francesco in Assisi Onlus" Iban: IT 54 D 02008 38278 000029439407 Swift: UNCRITMJI2 specificando la causale: "Donazione - salva un affresco".
Nella cappella di Santa Caterina, costruita prima del 1343, venne sepolto il cardinale Egidio Albornoz, prima che la salma fosse trasferita in Spagna nel 1372. È rivestita in basso da lapidei bianchi e rossi e decorata con un ciclo di affreschi dedicati da de' Bartoli a santa Caterina d'Alessandria.
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