attualita

Renato Zero e il Crocifisso: T’hanno staccato da tutti i muri, povero Gesù mio

Redazione online Ansa - CLAUDIO PERI
Pubblicato il 22-05-2017

Proponiamo ai nostri lettori un articolo del 3 maggio di Silvia Lucchetti - Aleteia 


Ospite nel programma di canale 5 “Amici” di Maria De Filippi, Renato Zero, il famoso cantante, istrionico, eccentrico, provocatorio, esagerato, che anche in quest’occasione ha lasciato il segno, un’impronta unica e anticonformista.

Mia madre è sempre stata una sua fan, una sorcina (così il cantante appella affettuosamente il suo pubblico) della prima ora e cantava per casa e in macchina le sue canzoni che io ho così imparato a memoria. Magari più di qualcuno penserà, sorridendo, che mai la magia della memoria dell’infanzia è stata così infranta… ma “state buoni, se potete” (cit. San Filippo Neri) e non siate troppo snob.



Nella mia adolescenza sono stata con lei ad ascoltare tanti concerti del Renatino nazionale e conservo ricordi bellissimi di quelle serate: una mamma giovane con la sua giovanissima figlia che cantano e ballano insieme, con il profumo dei panini con la frittata dentro lo zaino. Mio padre ci prendeva in giro, ma quello era un appuntamento tutto nostro che condividevamo in famiglia, soltanto con mio cugino e pochissimi altri affezionatissimi.



Quando ho visto il video della chiacchierata/intervista di Renato Zero con Maria De Filippi andata in onda sabato sera, ho pensato che fosse bello condividerla con voi lettori. Per carità… non si tratta di chissà quale testimonianza, anzi, molti di voi magari leggendo penseranno “da quale pulpito”, ma non è mia intenzione innalzare Renato Zero all’onore degli altari, però penso faccia bene sapere che ci sono ancora personaggi che in TV non nascondono la loro fede e non si vergognano di nominare Gesù, divenuto per il piccolo schermo il nuovo Voldemort, il “Tu sai chi”, l’innominabile, o l’Innominato.



La padrona di casa Maria De Filippi ha organizzato per il suo ospite d’eccezione un’intervista particolare, a partire da alcuni oggetti contenuti in un baule, molto significativi per la vita dell’artista. Procedendo di oggetto in oggetto e di ricordo in ricordo, ad un certo punto la conduttrice ha mostrato al cantante un rosario con un grande crocifisso, Renato Zero lo ha preso in mano e ha detto scuotendo il capo con il suo inconfondibile accento romanesco:



«Ehhh… t’hanno staccato da tutti i muri, povero Gesù mio».

Ed ha proseguito:

«Questa non è soltanto un’icona. A me m’ha dato tanto Gesù, soprattutto Gesù più che Dio, perché Gesù era un uomo, era vulnerabile. Dio è molto in alto, molto irraggiungibile, ma Lui è venuto, pensate, fino a qui. Ricordatelo ogni tanto come faccio io nelle mie canzoni»

E poi ha mandato un bacio alla croce e ha concluso:

«Ciao, Gesù».

Non trovate anche voi temerario e anticonformista un simile atto nella TV dei nostri giorni? Una ardita e scomoda manciata di secondi per il piccolo schermo? Un gesto politically incorrect, ricco di devozione semplice e popolare? Con quel bacio lanciato insieme a un invito rivolto a tutto il pubblico: “ricordatevi di Gesù”?



Curioso però notare come spesso, chi mostra interesse e sensibilità per Gesù, finisca poi per distinguerlo da Dio avvertito come un’entità lontana e astratta.

Zero è un cantante fuori le righe, sulla cresta dell’onda da cinquant’anni, un artista che ha giocato con i costumi più appariscenti e improbabili, con il trucco più esagerato, un personaggio che ha unito teatro, ballo e musica, mixando frivolezza e provocazione, ma che è stato al contempo interprete e autore di splendide e intense canzoni che hanno superato il luccichio e l’ambiguità di strass e paillettes, andando oltre, anzi, per citare un suo bellissimo brano, andando più su!

Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco, la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.

Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro. DONA