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Un vecchio manifesto ritrae due sposi uscire dalla Basilica Superiore: la sposa con un lungo velo bianco e lo sposo in divisa. Sono la principessa Giovanna di Savoia (poi Regina di Bulgaria) e il re Boris III di Bulgaria. Il manifesto si rifà ad una fotografia in bianco e nero.

Il 25 ottobre 1930 si celebrano ad Assisi le nozze reali.Gli echi di quel matrimonio ancora risuonano tra le vie, i vicoli e le pietre della città serafica, a metà strada tra mito, leggenda e fatto di cronaca: parteciparono reali, governati, capi di stato, diplomatici, nobili e aristocratici a festeggiare la nuova coppia.

Un corteo composto da coppie di reali, di principi delle rispettive dinastie, avanza sotto la rampa che collega il piazzale superiore con quello inferiore della basilica francescana per entrare nella chiesa inferiore; tre personalità in alta uniforme sorreggono lo strascico della sposa, mentre un folto gruppo di cittadini assiste al passaggio delle autorità.

Al termine della cerimonia le rappresentanze militari, schierate a ridosso della basilica, salutano gli sposi che, camminando a braccetto attraversano i sagrato e il prato, si lasciano alle spalle il portale gotico della Basilica Superiore. Il vento gonfia il velo della sposa.

Il legame tra Giovanna di Savoia, i francescani e la città di Assisi è molto stretto, tanto che spesso la regina faceva visita alla città in anonimato e scelse di era diventare terziaria francescana per sentirsi più vicina al suo san Francesco d’Assisi.

L’ultimo viaggio nella città del Poverello lo compirà nel 2000, dopo la morte, poiché espresse il desiderio espresso di riposare ad Assisi, nella località dove si era sposata settant’anni prima.

Dopo i funerali celebrati il 26 febbraio del 2000, la Regina Giovanna fu tumulata nella Cappella dei Francescani del cimitero comunale di Assisi.