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Su Rai Radio1 è andato in onda In Viaggio con Francesco, la rubrica condotta ogni settimana da Padre Enzo Fortunato. Questa settimana ospite il popolarissimo ospite in studio: Carlo Conti. 

Abbiamo trattato ancora il tema del linguaggio adottato da papa Francesco, un modo di esprimersi che spiazza, che “buca” lo schermo, che attrae coi suoi esempi e con le sue metafore. Ma che è anche capace di fare discutere e di generare dibattito.

Nel corso della puntata Carlo Conti ha definito il linguaggio del papa “efficace, diretto, senza filtri e soprattutto senza giri di parole. Nel mio piccolo – conclude il conduttore RAI - cerco di applicare nella vita di tutti i giorni i principi cristiani, ma non è facile”.

Le affermazioni di papa Francesco, come quella sulla durata dell’omelia, "mai superiore ai dieci minuti ", catturano l’attenzione per la loro schiettezza.

Anche gli uomini di Chiesa devono essere abili comunicatori. E solo con una adeguata attenzione a questo aspetto, la Chiesa, nell’anno del Sinodo dei giovani (in programma nel prossimo ottobre in Vaticano), potrà farsi capire da tutti.

Abbiamo dunque parlato di comunicazione, interrogandoci sul rapporto che un uomo di spettacolo come Carlo ha con la fede. Abbiamo parlato anche di diversità, di bellezza, di ambiente e della "piccola speranza" che il papa accende nelle periferie del mondo. 

“Papa Francesco tiene a cuore le periferie abbandonate delle nostre città, dove si vive peggio. Nei suoi viaggi tocca con mano questi luoghi degradati e grazie ai suoi gesti riaccende la speranza negli ultimi e nei disperati” - ha concluso Conti.