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Pedofilia, La Rocca: Gesù evoca indirettamente la pena di morte per chi tocca i bambini

ORAZIO LA ROCCA Ansa - VINCENZO PINTO / POOL
Pubblicato il 21-02-2019

Ci sarà pur un motivo se l'unica volta che Gesù evoca, anche se indirettamente, la pena di morte, è quando – parlando dei bambini – avverte: “Chi fa del male ad uno di questi piccoli è meglio che si leghi al collo una macina di mulino e si getti nel mare”. Una condanna senza appello di 2 mila anni fa, ma valida ancora oggi davanti alle tante piccole vittime di maltrattamenti fisici e morali, lavoro minorile, malnutrizione, giochi negati, scuola proibita, istigazione a delinquere, uso di baby soldati in guerre dichiarate dagli adulti, spaccio di droga. “Mali” ancora più abominevoli quando si tratta di crimini sessuali, in primis la pedofilia, da cui nemmeno la Chiesa è immune.


  Bene, quindi, ha fatto papa Francesco ad indire dal 21 al 25 febbraio il summit per la tutela dei bambini per contrastare e condannare chi tra il clero è colpevole di abusi sui minori. “Mele marce” che – ripete chi tenta di attenuare il fenomeno - non minano il corpo sano della Chiesa, dove su oltre 400 mila preti e circa un milione di religiosi e religiose gli incriminati sono solo l'1 o il 2 per cento. Sarà pure vero, ma quanto è doloroso vedere sul lastrico intere diocesi americane fallite per i costosi risarcimenti pagati alle vittime di preti pedofili, leggere gli elenchi di ecclesiastici abusatori resi noti negli Usa, in Europa, nel Sud America e vedere papi, cardinali e vescovi chiedere perdono alle vittime. Per non parlare di quei vescovi e cardinali sospesi, ridotti dallo stato clericale, denunciati, cacciati via per aver violentato seminaristi e chierichetti.

 

E' indubbio che la voglia di pulizia del Papa è una strada senza ritorno sulla scia di Benedetto XVI e di S. Giovanni Paolo II. Peccato che una via tanto logica e necessaria sia stata intrapresa dopo anni di violenze tra silenzi omertosi e coperture, svelati solo dopo le denunce delle vittime e dal coraggio di una stampa libera ed indipendente a livello nazionale ed internazionale. C'è solo da augurarsi che altrettanta determinazione venga messa in atto per debellare la pedofilia che si annida, purtroppo, anche nello sport, nel mondo dello spettacolo e persino nella politica. Staremo a vedere.

ORAZIO LA ROCCA Vaticanista di Famiglia Cristiana


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