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Papa visita 20 ragazze liberate dalla prostituzione

Redazione online ANSA/OSSERVATORE ROMANO
Pubblicato il 30-11--0001

Il Pontefice si è recato in una struttura romana della “Comunità Papa Giovanni XXIII”

Un nuovo gesto di Papa Francesco nell’ambito dei “Venerdì della Misericordia”. Alle ore 17 di questo 12 agosto, il Pontefice si è recato in una struttura romana della “Comunità Papa Giovanni XXIII”, fondata da don Oreste Benzi, per incontrare 20 donne liberate dalla schiavitù del racket della prostituzione. Sei di loro provengono dalla Romania, 4 dall’Albania, 7 dalla Nigeria, e le altre tre rispettivamente da Tunisia, Italia, Ucraina. È stata una vera sorpresa per le ragazze che, aprendo la porta dell’appartamento privato, tutto si aspettavano tranne che vedere Papa Francesco.

L’età media delle ospiti della struttura è sui 30 anni. Tutte hanno subito gravi violenze fisiche e vivono protette. Con loro, ad accogliere il Papa, erano il responsabile generale della Comunità, Giovanni Paolo Ramonda, l’assistente spirituale Don Aldo, due operatori di strada e la responsabile dell’appartamento che si trova nella zona nord di Roma.

Il Papa si è intrattenuto per oltre un’ora con tanta affabilità, ascoltando le tristi esperienze di queste ragazze e le ha incoraggiate a guardare avanti con tanta fiducia. L’odierna visita di Papa Francesco è un altro richiamo alle coscienze per combattere la tratta di essere umani, che il Santo Padre ha più volte definito come «un delitto contro l’umanità» e «una piaga nel corpo dell’umanità contemporanea, una piaga nella carne di Cristo».  Con questo segno Papa Francesco ha voluto ribadire che la Misericordia non è una parola astratta ma un’azione concreta con la quale ci si impegna anche nel sociale per restituire dignità a persone sottoposte a nuove forme di schiavitù.

I Venerdì della Misericordia

A gennaio il Pontefice ha visitato una casa di riposo per anziani e una per malati in stato vegetativo a Tor Spaccata; a febbraio, una comunità per tossicodipendenti a Castelgandolfo; a marzo (Giovedì Santo) il Centro di accoglienza per profughi (CARA) di Castelnuovo di Porto; ad aprile la visita dei profughi e migranti nell’Isola di Lesbo; a maggio la comunità del “Chicco” per persone con grave disabilità mentale a Ciampino; a giugno due comunità romane per sacerdoti anziani e sofferenti. Venerdì 29 luglio, nel corso del viaggio in Polonia, il Papa ha compiuto il suo “venerdì della Misericordia” con la preghiera silenziosa ad Auschwitz-Birkenau, la visita ai bambini malati all’ospedale pediatrico di Cracovia e la Via Crucis con i giovani della GMG, presenti i giovani iracheni, siriani e provenienti da altre zone di guerra e disagio. (Vatican Insider)

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