Papa Francesco tornerà a Napoli per un convegno sulla teologia nel mediterraneo
La notizia dell’arrivo del Papa che già circolava a Napoli è stata confermata
Quella visita del 2015 fu storica tra la denuncia della corruzione che «spuzza» pronunciata nel piazzale di Scampia, crocevia di spaccio e criminalità, e l’“assalto” delle suore di clausura nel Duomo in mezzo alle raccomandazioni urlate dal cardinale Sepe: Papa Francesco ha deciso di far ritorno a Napoli il prossimo 21 giugno 2019. Non sarà, però, una visita pastorale all’arcidiocesi come fu quattro anni fa; Bergoglio si recherà infatti nel capoluogo campano solo per partecipare alla seconda giornata dell’incontro organizzato dalla Facoltà Teologica dell’Italia meridionale - Sezione San Luigi, affidata alla Compagnia di Gesù. “La teologia dopo Veritatis gaudium nel contesto Mediterraneo” è il tema dell’evento nonché dell’intervento del Pontefice incentrati sulla costituzione apostolica del gennaio 2018 sulle università e le facoltà ecclesiastiche.
La notizia dell’arrivo del Papa - che già circolava in mattinata a Napoli - è stata confermata dal direttore ad interim della Sala Stampa vaticana, Alessandro Gisotti, con una nota diffusa a mezzogiorno in cui viene riportato il programma della visita lampo. Esso prevede l’atterraggio dell’elicottero del Pontefice a Napoli verso le 9 a Napoli, ad accogliere il Papa ci saranno il cardinale arcivescovo Crescenzio Sepe, gran cancelliere della Facoltà; il vescovo di Nola, monsignor Francesco Marino, delegato dei vescovi campani per la Facoltà dei gesuiti, e il preposito generale della Compagnia di Gesù, padre Arturo Sosa Abascal.
La seduta sarà pubblica e si svolgerà sul piazzale antistante la Facoltà. Il Papa pronuncerà il suo discorso in tarda mattinata, prima di pranzo, dopo vari interventi e saluti; seguirà la presentazione del documento sulla “Fratellanza umana” siglato ad Abu Dhabi il 4 febbraio scorso insieme al grande imam di Al-Azhar. Il testo sarà quindi consegnato alla Facoltà per divenire oggetto di studi degli allievi, proprio come richiesto dallo stesso Francesco sul volo di ritorno dagli Emirati Arabi.
Al termine dell’incontro, il Papa saluterà poi i docenti e la comunità dei gesuiti nelle sale adiacenti. Alle 13.15 si terrà il pranzo, probabilmente nella stessa Facoltà o nel vicino seminario recentemente ristrutturato che Francesco benedirà; alle 14.45, quindi, il congedo e il ritorno in Vaticano in elicottero.
«Il convegno - spiega il gesuita padre Pino Di Luccio, vicepreside della Facoltà Teologica - fa parte di una serie di iniziative che la Sezione San Luigi promuove dal 2016 per elaborare una teologia contestuale che discerne l’interculturalità generata dalle migrazioni i segni dei tempi nei quali si rivela l’attualità della Parola di Dio».
«Nel proemio della Veritatis Gaudium», aggiunge Di Luccio, «ci sono i criteri per il rinnovamento degli studi ecclesiastici che delineano l’orizzonte per elaborare una teologia in dialogo con tutti coloro ai quali sta a cuore la cura della casa comune che è il pianeta; con coloro che sono impegnati nella costruzione di una società fondata sull’accoglienza, soprattutto delle persone emarginate e deboli, e sul rispetto delle differenze; coloro che guardano senza pregiudizi le novità delle società in cui viviamo e desiderano capire come situarsi nel nuovo contesto culturale, rimodellato dalla convivenza sempre più consistente e diffusa di persone, di religioni e culture diverse».
Un gran ritorno a Napoli, quindi, per Papa Francesco che aveva visitato la città del sud Italia il 21 marzo 2015, facendo tappa anche a Pompei. Con questa nuova visita, peraltro, la Campania conferma il record della regione italiana più visitata dal Pontefice argentino.
Quattro anni fa Bergoglio aveva incontrato le diverse realtà dell’arcidiocesi, tra cui i detenuti del noto carcere di Poggioreale con i quali aveva trascorso anche il pranzo e, nel pomeriggio, tutto il clero e i religiosi nel maestoso Duomo. Proprio al termine di quell’appuntamento, il Papa aveva benedetto i fedeli tenendo in mano le ampolle del sangue di San Gennaro che si era sciolto per la prima volta nelle mani di un Pontefice.
Un fatto storico per tutti i napoletani che custodiscono una profonda devozione per il santo che da 1700 anni è patrono della città e della regione. Gli stessi napoletani che in queste ore sui social, appena appresa la notizia dell’arrivo del Papa, stanno lanciando appelli affinché Bergoglio possa fare a giugno un “fuori programma” e incontrarli anche solo per qualche istante prima di partire. [SALVATORE CERNUZIO - Vatican Insider]
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