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Ondata di profughi, i francescani in aiuto presso la caserma di Montello

Redazione online
Pubblicato il 30-11--0001

La fase di quiete è durata poco. La macchina dell’accoglienza profughi allestita da Palazzo Marino e dal Terzo settore rischia, a breve, di tornare ad annaspare. In attesa che si possa iniziare a contare sui 300 posti che da novembre saranno recuperati alla caserma Montello — il bando per il gestore è stato vinto dalla fondazione Fratelli di San Francesco — le strutture comunali e del privato sociale tornano a registrare numeri da tutto esaurito. «Siamo al limite, siamo oltre le 3.600 presenze» spiega l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino. Il numero che in estate aveva decretato l’esplosione della questione immigrazione in città ora è stato superato. Gli 11 mila arrivi registrati negli ultimi giorni nel Sud Italia dal Mediterraneo iniziano infatti a farsi sentire anche a Milano. Da una parte, perché il Viminale ha indirizzato verso il campo di Bresso un contingente di oltre 300 profughi. Dal primo ottobre a oggi il contatore degli arrivi gestiti dal ministero dell’Interno nel campo della Croce Rossa ha già superato quota mille. Dall’altra parte, come ogni volta, c’è un contingente di migranti che sfugge ai controlli e risale diretto verso il Nord Europa. Tappa quasi forzata alla Stazione Centrale, con il sogno — ormai sempre più difficile — di oltrepassare i confini e arrivare a destinazione.

Intanto i letti a disposizione si affollano. Soprattutto all’hub di via Sammartini, «porta d’ingresso» in città per i migranti. «Siamo strapieni — denuncia il presidente di Fondazione Arca, Alberto Sinigallia, che gestisce lo spazio —. Lunedì notte abbiamo registrato 220 nuovi ingressi e in 533 hanno dormito all’hub. La situazione è tornata critica e mi aspetto che non migliorerà nei prossimi giorni». Conferma l’assessore Majorino: «Al contrario degli altri anni gli arrivi sono bruscamente ripresi e sono dovuti ai recenti sbarchi in Sicilia. In tanti stanno ora viaggiando per l’Italia senza controllo. Girano autonomamente senza che i Comuni possano sapere se si tratta di richiedenti asilo o transitanti. E molti di loro arrivano a Milano andando a riempire i posti che si erano liberati. Purtroppo — ribadisce — sull’immigrazione manca lo Stato».

Fra poco bisognerà fare i conti anche con l’emergenza freddo per i senzatetto. Per di più la rete dell’accoglienza non può più fare affidamento sullo spazio di via San Marco e sulla rete creata a Bruzzano da Casa della Carità e dalle parrocchie. Da domenica scorsa però 102 richiedenti asilo hanno potuto dormire nelle camerate della caserma di via Corelli, occupando metà dei posti letto a disposizione. I lavori per risistemare gli spazi sono finalmente terminati. Dal primo novembre si aggiungeranno anche i 300 posti alla Montello. La caserma sarà gestita dai Fratelli di San Francesco che si sono aggiudicati l’appalto fino a metà gennaio.

La questione profughi nel frattempo continua a dividere la politica. Riccardo De Corato (Fratelli d’Italia) denuncia l’irruzione di alcuni migranti nella scuola materna all’interno dei Giardini Montanelli alla ricerca di un posto per passare la notte. Secca la smentita del Comune. «Nessuno si è introdotto all’interno della struttura scolastica — spiega una nota ufficiale di Palazzo Marino — L’attività didattica non è mai stata interrotta. La scorsa settimana sono state avvistate alcune persone che cercavano un riparo notturno nel giardino esterno dell’asilo e sono state allontanate dalle forze dell’ordine».La fase di quiete è durata poco. La macchina dell’accoglienza profughi allestita da Palazzo Marino e dal Terzo settore rischia, a breve, di tornare ad annaspare. In attesa che si possa iniziare a contare sui 300 posti che da novembre saranno recuperati alla caserma Montello — il bando per il gestore è stato vinto dalla fondazione Fratelli di San Francesco — le strutture comunali e del privato sociale tornano a registrare numeri da tutto esaurito. «Siamo al limite, siamo oltre le 3.600 presenze» spiega l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino. Il numero che in estate aveva decretato l’esplosione della questione immigrazione in città ora è stato superato. Gli 11 mila arrivi registrati negli ultimi giorni nel Sud Italia dal Mediterraneo iniziano infatti a farsi sentire anche a Milano. Da una parte, perché il Viminale ha indirizzato verso il campo di Bresso un contingente di oltre 300 profughi. Dal primo ottobre a oggi il contatore degli arrivi gestiti dal ministero dell’Interno nel campo della Croce Rossa ha già superato quota mille. Dall’altra parte, come ogni volta, c’è un contingente di migranti che sfugge ai controlli e risale diretto verso il Nord Europa. Tappa quasi forzata alla Stazione Centrale, con il sogno — ormai sempre più difficile — di oltrepassare i confini e arrivare a destinazione.

Intanto i letti a disposizione si affollano. Soprattutto all’hub di via Sammartini, «porta d’ingresso» in città per i migranti. «Siamo strapieni — denuncia il presidente di Fondazione Arca, Alberto Sinigallia, che gestisce lo spazio —. Lunedì notte abbiamo registrato 220 nuovi ingressi e in 533 hanno dormito all’hub. La situazione è tornata critica e mi aspetto che non migliorerà nei prossimi giorni». Conferma l’assessore Majorino: «Al contrario degli altri anni gli arrivi sono bruscamente ripresi e sono dovuti ai recenti sbarchi in Sicilia. In tanti stanno ora viaggiando per l’Italia senza controllo. Girano autonomamente senza che i Comuni possano sapere se si tratta di richiedenti asilo o transitanti. E molti di loro arrivano a Milano andando a riempire i posti che si erano liberati. Purtroppo — ribadisce — sull’immigrazione manca lo Stato».

Fra poco bisognerà fare i conti anche con l’emergenza freddo per i senzatetto. Per di più la rete dell’accoglienza non può più fare affidamento sullo spazio di via San Marco e sulla rete creata a Bruzzano da Casa della Carità e dalle parrocchie. Da domenica scorsa però 102 richiedenti asilo hanno potuto dormire nelle camerate della caserma di via Corelli, occupando metà dei posti letto a disposizione. I lavori per risistemare gli spazi sono finalmente terminati. Dal primo novembre si aggiungeranno anche i 300 posti alla Montello. La caserma sarà gestita dai Fratelli di San Francesco che si sono aggiudicati l’appalto fino a metà gennaio.

La questione profughi nel frattempo continua a dividere la politica. Riccardo De Corato (Fratelli d’Italia) denuncia l’irruzione di alcuni migranti nella scuola materna all’interno dei Giardini Montanelli alla ricerca di un posto per passare la notte. Secca la smentita del Comune. «Nessuno si è introdotto all’interno della struttura scolastica — spiega una nota ufficiale di Palazzo Marino — L’attività didattica non è mai stata interrotta. La scorsa settimana sono state avvistate alcune persone che cercavano un riparo notturno nel giardino esterno dell’asilo e sono state allontanate dalle forze dell’ordine». milano.corriere.it

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