Oltraggiata la Madonna a Milano in una casa occupata. Qualcuno intervenga.
Curia Milano: «Un gesto sacrilego ai confini del reato», la cui «stupidità vuota offende»
Quattro giorni dopo la scoperta-denuncia fatta da Famiglia Cristiana, è cambiato lo striscione, ma la Madonnina oltraggiata a Milano rimane comunque piantata fuori dal balcone del palazzo di via Gadames (zona viale Certosa) e imbavagliata. Come le istituzioni cittadine del resto.
A parlare in compenso, per il terzo giorno su quattro, è ancora Riccardo De Corato: «Avevamo visto il silenzio stampa da parte di allenatori di squadre di calcio ma da parte delle istituzioni non era ancora capitato» ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale in Regione. A due giorni dall'incontro del cardinale Angelo Scola in via Fatebenefratelli con il questore Marcello Cardona e a tre dalla manifestazione del 20 maggio per l’accoglienza dei migranti (che vedrà anche la partecipazione dei centri sociali), lo sgombero dello stabile di via Gadames rimane in stato di attesa.
È anche possibile che lo sgombero non venga deciso prima proprio per non creare motivi di tensione con l’area antagonista. La Digos in questi giorni sta monitorando la zona e raccogliendo informazioni: lo stabile è occupato da una trentina di autonomi dal settembre scorso.
La palazzina dei Padri Passionisti, abbandonata da circa sette anni, è composta di tre piani da 120 metri quadri l’uno. L’intera area è ad alta densità di occupazioni. In circa trecento metri da via Gadames se ne contano altre due: la palazzina ex-Enel e la Cascina Torchiera con centro sociale omonimo, sul piazzale del Cimitero Maggiore.
In via Sapri, dov'è il Torchiera, l’edicola con la madonnina del quartiere negli anni scorsi era stata imbratta con vernice rossa in più di un’occasione, sempre sotto Natale, dal Comune fanno sapere che i rappresentanti del quartiere Certosa Garegnano sono stati ricevuti due volte nei mesi scorsi, in febbraio e nel novembre dello scorso anno, e di essere intervenuti per la parte che riguarda l’amministrazione cittadina: e cioè insediamenti abusivi di rom e pulizia. Ma lo sgombero di una palazzina occupata, sottolineano, è una questione di ordine pubblico. (Simone Marcer - Avvenire)
La nota stampa della Curia di Milano sul gruppo di anarchici che ha occupato uno stabile dei Padri Passionisti
«Un gesto sacrilego ai confini del reato», la cui «stupidità vuota offende».
Questa la netta presa di posizione della Curia di Milano, espressa attraverso un comunicato firmato da don Davide Milani, portavoce del cardinale Angelo Scola e direttore dell’Ufficio delle Comunicazioni Sociali della Diocesi, in merito al grave gesto compiuto dal gruppo di anarchici che, occupando abusivamente uno stabile dei Padri Passionisti in zona Certosa a Milano, hanno esposto un lenzuolo con una scritta blasfema rivolta a Maria.
«Nel giorno in cui tutta la Chiesa celebra la Madonna di Fatima e a Milano decine e decine di migliaia di persone stanno transitando dal Duomo per venerare la Madre di Dio, pregare, trovare conforto nelle prove della vita, fa particolarmente male apprendere dell’oltraggio che da settimane si sta consumando in città in via Gadames. Non si comprende quale e quanta intelligenza ci sia in questo gesto sacrilego ai confini del reato: ad offendere è la stupidità vuota di questa azione».
Da qui la richiesta, per l’odioso episodio, denunciato dal sito di “Famiglia Cristiana”, di un intervento «già tardivo, di chi ha il potere di fare cessare una simile oscenità.».
«Ad essere feriti, insieme ai cattolici di questa città, sono tutti i milanesi che guardando alla Madonnina si sentono protetti e trovano in questa presenza ragione di speranza. Libertà religiosa è anche poter essere tutelati nel rispetto dei segni della propria fede», conclude il Comunicato.
(Am.B.)
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