Natale: pranzo tra padri e figli per i detenuti del carcere
Un Natale anticipato è stato vissuto da cinquanta detenuti della casa circondariale di Velletri, che hanno pranzato insieme a mogli o compagne e figli fino a dieci anni di età all’interno del carcere, per un totale di circa 150 persone. L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione Vol.a.re. onlus, che dal 2005 fa attività di volontariato con le persone detenute nel carcere di Velletri.
“E’ stato un momento emozionante, a tratti commovente, con forte valore affettivo e relazionale – racconta Carlo Condorelli, presidente di Vol.a.re. –. Per la prima volta è stata proposta questa esperienza nel carcere di Velletri e quindi anche per i figli, che di solito entrano solo nella sala dei colloqui, è stato possibile accedere all’interno del carcere. Il Natale è uno di quei momenti che accentuano le angosce per chi vive in carcere”. Il pranzo è stato preparato dagli studenti dell’Istituto alberghiero di Velletri. I volontari dell’Associazione Vol.a.re. si sono occupati dei dolci e di creare un ambiente e un clima natalizio. La Caritas di Albano ha contribuito con una donazione di panettoni.
“Un padre resta tale anche in carcere, nella maggioranza dei casi – conclude Condorelli al Sir –. Continuare a esercitare questa paternità fa parte di un percorso di recupero della propria vita, che portiamo avanti durante tutto l’anno con percorsi di lettura, cineforum, yoga, corsi di italiano per stranieri, sostegno alla scuola e alla cultura, e che speriamo di alimentare in futuro anche con momenti come questo” conclude. (Agensir).
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