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Padre Tofanelli: ci siamo riconciliati con la storia

La Comunità Interobbedenziale francescana di Rieti inizia a raccogliere i primi frutti. Dopo sei mesi i tre frati (un minore, un conventuale e un cappuccino) sono tra i Mensa dei poveri, hospice e Pia Unione "Sant'Antonio".

LE ORIGINI

Padre Antonio Maria Tofanelli racconta a Frontiera Tv la felice esperienza della Comunità, che risiede nel palazzo Rufo.

«Ci siamo riconciliati con la storia - afferma Padre Antonio, che è il cappuccino del gruppo - nel capitolo generale 2017 le famiglie francescane avevano spronate ad iniziative in comune. E questa nostra iniziativa è nata proprio su quella scia e sull'invito del vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili, a realizzare una comunità interobbedenziale in città».

ESPERIENZA UNICA

La sollecitazione di Pompili è stata colta da Padri provinciali del Lazio dei tre ordini francescani, e così il 7 dicembre 2017 (vigilia dell'Immacolata Concezione patrona dell'Ordine serafico) è nata la Comunità, un'esperienza unica nella storia francescana.

Ne fanno parte Padre Marcello Conforti, frate minore, Padre Luigi Faraia frate conventuale, e Padre Antonio Maria Tofanelli, frate cappuccino.

I TRE SERVIZI

I servizi che svolgono riguardano l'assistenza agli anziani nell'Hospice, la mensa dei Poveri al convento di Santa Chiara, in collaborazione con le Clarisse e la cappellania della Pia Unione "Sant'Antonio". In tutti e tre casi i frati lavorano in modo sinergico, come un'unica catena. A testimonianza del feeling che esiste nella Comunità, a prescindere dall'appartenenza a questo o quell'ordine.

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