Luce nuova in piazza San Pietro. 132 led eco-sostenibili creano un “effetto-luna”
Nel «cuore» della cristianità si rinnova l’illuminazione. Piazza San Pietro da stasera, 20 ottobre 2016, si presenta in una veste nuova, con una luce derivante da 132 led che permettono di risparmiare circa il 70% dell’energia e di creare «un effetto-luna».
L’intervento è stato ideato e proposto dalla direzione dei servizi tecnici del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, e realizzato da Osram, partner di riferimento per le competenze illuminotecniche.
Quella Governatorato-Osram è una collaborazione che si è confermata, dopo il nuovo impianto della Cappella sistina nel 2014.
I 132 proiettori led installati, spiegano da Osram, assicurano «un’illuminazione brillante e uniforme della piazza, esaltandone l’architettura, attraverso l’accentuazione dell’imponente colonnato e delle cromie naturali del marmo». Inoltre, «il nuovo sistema presta un’attenzione particolare alla sostenibilità, che si esprime attraverso la sensibile riduzione del consumo di energia e l’eliminazione dell’inquinamento luminoso».
Entra nei dettagli Carlo Bogani, executive project director in Osram Italia: «Il nuovo sistema consiste di apparecchi appositamente adattati in caratteristiche e colore all’applicazione specifica. Le prestazioni illuminotecniche definite con gli esperti dei servizi tecnici del Governatorato hanno consentito di realizzare un impianto con un emissione luminosa di eccellente qualità capace di far percepire la corretta tonalità di colore dei marmi e allo stesso tempo illuminare la piazza e il retrostante del Colonnato del Bernini senza fastidiosi gradienti di colore, con uniformità e gradualità per esaltare l’armonia dell’opera».
Inoltre, «la temperatura di colore e l’indice di riproduzione cromatica sono appositamente studiati sulle caratteristiche termiche del marmo impiegato così da non adulterare la corretta percezione dei colori reali. Anche in questo caso, come già fatto in Cappella Sistina, è stato adottato il sistema dei “colori corrispondenti” con lo studio particolareggiato dei materiali».
Un particolare cenno lo dedica poi «al sistema di connessione denominato “Go Trough”, consigliato dai servizi tecnici del Governatorato, implementato da Osram nell’apparecchio speciale. Ciò consente di ottimizzare le connessioni esterne riducendo gli ingombri ed eliminare totalmente punti di derivazioni esterne così da liberare spazio e ridonare alle balaustre l’originale bellezza senza invasivi elementi esterni. La dimensione reale appare ora lineare e fluida senza interruzioni, in completa simbiosi col colonnato, il sagrato e in dolce armonia con la piazza». Dunque, i proiettori e le apparecchiature per l’illuminazione sono «mimetizzati» nella piazza.
Questo lavoro «fa parte di un progetto globale di piazza San Pietro. Lo scopo è appunto quello di entrare in armonia con l’architettura. La basilica e la piazza nascono in due momenti diversi. L’illuminazione riprende questo concetto del Bernini di collegare la facciata e la piazza in un elemento unico. Questa illuminazione che si è data alla piazza deve da lontano suggerire quell’effetto che si aveva quando di notte la piazza era illuminata dalla luna».
Questa iniziativa ha curato anche l’aspetto della sicurezza ecologica, assicura Bogani: «Il sistema così come è pensato porta con sé indubbi vantaggi riconducibili alla eco-sostenibilità o sostenibilità ambientale. Pensiamo che l’utilizzo di questo impianto con 100% di flusso corrisponde a un risparmio di oltre il 70% rispetto al sistema preesistente». (La Stampa)
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