Lo speciale. Palestre di vita: quei ragazzi salvati dallo sport (VIDEO)
Storie di ragazzi di periferia, che vivono in luoghi abbandonati dalle istituzioni
Storie di ragazzi di periferia, che vivono in luoghi abbandonati dalle istituzioni. Ragazzi a rischio. Ma che vengono salvati, tolti dalla strada grazie a palestre popolari, associazioni, organizzazioni no profit. Ragazzi che si riscattano grazie alla passione per lo sport, unica alternativa al nulla dei non-luoghi .
Simone ha 12 anni. Vive a San Giorgio di Acilia, estrema periferia romana. Un quartiere-dormitorio, dove è meglio non passeggiare da soli. Simone ha una sorellina e un fratello più grande, Giorgio, che soffre di autismo. Suo padre ha perso il lavoro, la mamma ha dovuto prendere un congedo per seguire Giorgio. Così la sua famiglia è stata segnalata dai servizi sociali alla onlus Sport Senza Frontiere, un'associazione che segue bambini e ragazzi in condizioni di disagio sociale e a rischio emarginazione, inserendoli in percorsi sportivo-educativi, grazie ad una rete solidale di società sportive.
Simone ha imparato presto, e ora è una giovane promessa. Ha vinto diverse gare, regionali e nazionali. La vela rappresenta un riscatto: grazie a questo sport è potuto uscire dal quartiere, frequentare un ambiente diverso. E un giorno questa passione potrebbe diventare un lavoro. E fargli realizzare un tenerissimo sogno.
Repubblica.it
di Valeria Teodonio
immagini di Sonny Anzellotti e Maurizio Tafuro
montaggio di Mariagrazia Morrone
grafica di Riccardo Pulvirenti
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